È notte fonda a Salerno. In due stagioni, la Bersagliera passa dalla Serie A, con anche certe ambizioni, al ritorno nel terzo livello nazionale. Dopo quanto successo in campo, con la sospensione della sfida da parte di Doveri, Salernitana-Sampdoria ha avuto una lunga vena polemica anche nel post-partita. Una cinquantina di tifosi si sono radunati nei pressi della Tribuna e hanno atteso l’uscita dei calciatori, sotto lo sguardo attento delle forze dell’ordine. Presente anche il Questore di Salerno Giancarlo Conticchio che ha curato le operazioni di uscita dallo stadio sia del pullman della Salernitana che del bus sociale della Sampdoria.
In molti però hanno preferito aspettare i calciatori granata che alla spicciolata hanno abbandonato l’impianto di via Allende. Parole tutt’altro che dolci per Cerri, Caligara, Gentile, Tello: per loro messaggi durissimi e la richiesta di svestire i kit di rappresentanza. Per gran parte del gruppo, la Salernitana rappresenta già il passato. Ai tifosi restano le lacrime e la delusione per una clamorosa retrocessione in C.
Solo un anno fa, il presidente Danilo Iervolino, nel recriminare a seguito della discesa dalla massima serie, predicava un pronto ritorno: “Ho cercato di metterci tutto me stesso e non ho nessun rimpianto. Avrei dovuto ricordare quanto ho speso, cosa ho fatto. Però i risultati erano negativi e non ritenevo fosse giusto fare polemiche, con la consapevolezza che il tempo è galantuomo. Ci sono tante cose che mi hanno amareggiato. La retrocessione dell’anno scorso grida vendetta: Pirola gioca in Grecia, i due attaccanti sono andati alla Lazio. Se tornassi indietro farei esattamente quello che ho fatto, ma con una maggiore presenza e con decisioni da prendere da solo senza fidarmi di manager, consiglieri e direttori. La responsabilità è mia, sono arrabbiato con me stesso ed è chiaro che presidenti si diventa, non si nasce. Ora mi interessa programmare per tornare in Serie A in 2-3 anni. In una piazza già carica d’entusiasmo avrei dovuto evitare proclami”.
L’attualità in casa granata: all’orizzonte c’è la sfida con il Casarano nel Girone C