“Questo dilatare i tempi scoccia e mi fa pensare che la mia speranza di inaugurare lo stadio da presidente del Cagliari forse non avverrà. Non so se tra 4 o 5 anni sarò ancora io il presidente del Cagliari”. Con queste parole a proposito della vicenda stadio, il patron rossoblù Tommaso Giulini ha parlato del futuro societario, ancora saldamente nelle mani del gruppo Fluorsid ma che in un futuro non lontano potrebbe vedere importanti cambiamenti.

“Siamo alla ricerca di soci che ci possano dare una mano nell’investimento dello stadio, ma questa cosa più va in là più aumenta l’amarezza di non poterci essere quando accadrà”. Poi precisa: “Mi auguro che entro Natale si possa procedere con il bando per costruire lo stadio. Quello sarà il momento in cui dovremo accelerare qualche chiacchierata. Perché con un progetto che più passano gli anni più aumentano i costi, sarà importante trovare qualcuno che ci possa affiancare”.

Ma un qualcuno non a caso: “Con tutto il rispetto, credo non sia stata semplice la successione di Garrone alla Sampdoria, o la successione di Marino all’Olbia. Cellino mi disse una cosa una volta, probabilmente l’unica cosa vera, e cioè che sperava di lasciare la società a qualcuno che la curasse come lui e la tenesse il più possibile in Serie A. Credo ci sia riuscito con me, io spero di fare lo stesso. Ma questo è un mondo in cui un giorno sì e uno no si presenta un Silvestrone o fondi senza particolari capienze. Serve un gruppo che abbia voglia realmente di far fare uno step al Cagliari. Ci hanno approcciato circa 24 o 27 soggetti in 5 anni, il problema è l’affidabilità, il radicamento sociale, la capienza economica, la volontà di fare lo stadio, di tenere il Cagliari in A e non fare player trading. Questo è il motivo per cui ad oggi non abbiamo trovato soci”.

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