Qualità utilissima il primo anno, poi ai margini. Sansone saluta Lecce con una festa e mezza

Il classe 1991, arrivato due anni fa da svincolato, lascia il Salento a parametro zero e dopo un cammino in decrescendo, ma non sul campo

Tra i pochi elementi di casa giallorossa che hanno visto esaurirsi oggi il proprio rapporto contrattuale con il Lecce c’è Nicola Sansone. L’italo-tedesco lascia così il Salento dopo due stagioni fatte di successi di squadra, ma almeno per metà decisamente complicate sul piano personale. L’esperto fantasista ha infatti potuto dire la sua solo nella prima delle due annate, per poi essere messo fuori rosa in quasi la totalità della seconda.

Dopo una buonissima carriera in cui aveva fatto bene con ogni maglia vestita (lo ricordano con grande affetto i tifosi di Parma, Sassuolo, Villarreal e Bologna), nel 2023 arrivava a Lecce a campionato già iniziato. Giunto da svincolato, avere la sua qualità e la sua esperienza era per i giallorossi un vero e proprio lusso, in una squadra che per di più con D’Aversa stava volando. Così il numero 11 si è inizialmente limitato ad essere l’alternativa a Banda come ala sinistra, spesso utilizzato a gara in corso.

Come a Udine, quando con un gran cross disegnò la parabola per l’importante pari di Piccoli. O ancora con il Milan in casa, quando con il suo ingresso cambiò totalmente gli equilibri riaprendo la gara di sinistro, servendo l’assist per il pari di Banda e sfiorando di testa il clamoroso sorpasso nella sua miglior gara salentina. Poi l’impiego a singhiozzo ma sempre utile, come in occasione dell’1-0 all’Empoli con un tap-in tanto facile quanto fondamentale nella corsa salvezza sotto la guida di Gotti.

Chi si aspettava che la successiva stagione seguisse la falsariga della prima, con Sansone ancora riserva di lusso sempre pronta a mettere la sua qualità a servizio della squadra anche a minutaggio contenuto, rimarrà deluso. Il classe ’91 è fuori dal progetto tecnico del Lecce, che però non riesce a cederlo. Finisce così fuori rosa, per poi venire momentaneamente reintegrato in autunno. Giusto il tempo di mostrare, nell’ultima gara di Gotti, che a livello tecnico non è inferiore a nessuno tra gli esterni ed i trequartisti giallorossi (con l’Empoli ingresso fondamentale per il pari di Pierotti e traversa su punizione) che per lui sarà di nuovo tempo di salutare. Prima in termini di possibilità di utilizzo, visto che chiuderà la stagione da fuori lista, poi anche formalmente vista la scadenza datata 30 giugno 2025. In mezzo un’altra festa, stavolta da spettatore, a sugellare un cammino salentino che di certo non è da buttare via e che avrebbe meritato un po’ più

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