REGISTA. “Manca un elemento che detti il gioco e che mandi il pallone sulla punta. Il sistema di gioco che è andato meglio per il Lecce è il 4-4-2 con Gotti. Si è tornati poi al 4-3-3 ma non c’era qualcuno che arrivasse sulla fascia e facesse un cross per Krstovic o un elemento del centrocampo che portasse il pallone per l’attaccante. Quando giochi con il 4-3-3 e le ali non tornano si crea un buco in fase difensiva. Con il 4-4-2 si è più coperti”.
MEGLIO RAMADANI. “Bisogna avere giocatori adatti per ogni modulo. Pierret? Preferisco Ramadani. Quando lo hanno fatto giocare la squadra ha cominciato a funzionare di nuovo”.
PENSIERO. “In Spagna ero più libero di giocare. In Italia si marcava a uomo. Quando ho cominciato a capire com’era qui, mi sono trovato benissimo perché mi staccavo dalla marcatura. Se ero mercato perché gli avversari sapevano che portavo il pallone, e c’era un compagno che faceva il mio stesso gioco, io me andavo un po’ più avanti e facevo quello che doveva fare un altro. Se tu dipendi da un solo giocatore però è finita”
KRSTOVIC. “Tutti se la prendono con lui per gli errori, ma bisogna sempre avere un compagno accanto. Mi piaceva quando giocava insieme a Piccoli”