CAMARDA. “Lo stimo per la scelta importante di andare a Lecce. La feci anche io per crescere, ma non è scontato a quell’età. Cosa gli consiglierei? Di credere tanto in se stesso, nessuno gli regalerà niente, ma ha le capacità per fare tutto. Non capita a tutti di giocare nel Milan, prendere la decisione di andarsene per diventare protagonista non è banale”.
BASCHIROTTO. “È un mio grande amico, siamo andati in vacanza insieme e ci siamo anche allenati. Abbiamo approcci differenti, ma ci sproniamo entrambi perché crediamo nel duro lavoro e nella crescita personale. Faccio fatica a non pensare al campo. Sto trovando ora l’equilibrio, anche grazie alla mia ragazza”.
D’AVERSA. “Mister D’Aversa è uno che mi ha aiutato tantissimo. Mi ha fatto capire che non necessariamente era giusto come vedevo le cose io. Per me è stato come un secondo padre”.