La Curva Sud resterà chiusa. Così come i Distinti. Non per lavori di riqualificazione, non per motivi strutturali, ma per una ragione molto più semplice: mancano gli steward. E perché mancano gli steward? Perché la Lega Serie A ha deciso che Lecce-Juve Stabia di Coppa Italia si giocherà il 15 agosto, quando metà d’Italia è in ferie.
Trovare personale disposto a lavorare in queste condizioni e per una retribuzione non così allettante, si è rivelata un’impresa impossibile. Senza steward, non c’è sicurezza. Senza sicurezza, i settori restano chiusi. Così, centinaia di tifosi abituati a cantare e sostenere la squadra dalla Curva Sud saranno costretti a rinunciare alla prima ufficiale della stagione. Ma Lecce, nonostante tutto, risponderà presente. Già 7mila i biglietti venduti in anticipo, cifra destinata a salire nelle ore immediatamente precedenti al calcio d’inizio. Un segno della passione di una piazza che, anche davanti a scelte penalizzanti, non abbandona mai la squadra.
Giovedì, i tifosi della Curva Sud hanno espresso il loro dissenso con uno striscione affisso ai cancelli di prefiltraggio: un messaggio chiaro, rivolto a chi governa il calcio dall’alto, lontano dagli spalti e dalla vita reale delle città. Il 29 agosto, quando al Via del Mare arriverà il Milan, la Curva Sud potrà finalmente riaprire. Ma l’amaro in bocca resterà. Perché questa non è solo la storia di un settore chiuso per mancanza di steward. È l’ennesimo capitolo di un calcio che, in nome dello spettacolo televisivo e delle logiche di marketing, dimentica da dove viene e chi lo ha reso grande: la gente sugli spalti.