Krstovic, Falcone e Kaba: il Ferragosto di Coppa Italia è giallorosso nonostante un tempo in 10

Il Lecce supera la Juve Stabia nei trentaduesimi di finale. Dopo il rigore vincente del montenegrino, il raddoppio arriva nel finale dopo una ripresa di sofferenza

La stagione 2025/2026 comincia con la vittoria nel turno di Coppa Italia. Di Francesco esordisce con il successo contro la Juve Stabia, arrivato dopo una partita caratterizzata giocoforza dal secondo tempo disputato in inferiorità numerica per l’espulsione di Banda. Il Lecce ha fatto vedere delle proposte di gioco e, nella ripresa, si è difeso a partire dalle parate di Falcone, che ha ricominciato la sua stagione da dove era finita, dai tantissimi interventi importanti che sono valsi la salvezza contro la Lazio.

Il Lecce inizia tenendo il possesso palla e, dopo un cross di Gallo raccolto da Confente al 5′, Bellich chiude Coulibaly al 12′ su traccia di Kouassi. Il terzino ex Laval, sul conseguente corner calciato da Helgason, tocca in qualche modo ma il pallone termina sopra il sette. Tre minuti dopo, attacca la Juve Stabia. Mosti scarica sull’accorrente Leone, destro che si perde sopra la traversa. La prima accelerata di Banda è al 18′: palla al centro per l’inserimento di Krstovic, impreciso. Tra i comandamenti dei giallorossi c’è la verticalità: al 22′ Krstovic doma un rinvio lungo e chiude troppo il destro. Al minuto 25 l’arbitro Mucera è richiamato al Var per un mani di Battistella su cross di Pierotti. Dal dischetto, Krstovic calcia all’incrocio, imprendibile per Confente. Le Vespe provano a aggredire gli spazi lasciati liberi dal baricentro alto del Lecce. Al 32′ Gallo mura il piatto di Mosti e un minuto dopo Mannini manda alle stelle.

I giallorossi provano a chiudere in avanti il primo tempo, ma le occasioni sono dalla parte delle Vespe, che sfruttano la distanza tra difesa e centrocampo. Falcone respinge su Candellone e Gaspar si oppone al piatto a botta sicura di Mannini al 45′. Nel terzo dei 4′ di recupero concessi Leone mira all’incrocio ma senza gloria. Il primo tempo si chiude con la sciocchezza di Banda, uscito tra i fischi del Via del Mare dopo l’espulsione, giusta, per intervento violento su Mosti.

La Juve Stabia fa valere la superiorità numerica e inizia la ripresa all’attacco. Al 48′ Candellone non arriva in tempo sull’invito in area di Piscopo. Mosti non trova il giro giusto al 51′ dopo un dialogo non portato a termine con Candellone. Due minuti dopo, Falcone si distende e respinge il colpo di testa di Mosti. Di Francesco corre ai ripari e dà freschezza alla squadra (4-4-1). più stretta, con Morente, Ramadani e Danilo Veiga per Helgason, Pierret e Kouassi. I campani muovono il pallone per spostare i difensori del Lecce, più arroccati a copertura dell’area. Bellich rischia l’autorete in copertura su una ripartenza del Lecce al 66′. Gli ospiti attaccano sulle corsie: al 67′, da corner, Falcone respinge con un riflesso l’inzuccata ravvicinata di Piscopo e un giro di lancette dopo la presa su Burnete, sempre di testa, è più facile. Falcone tiene a galla il Lecce con un’altra doppia parata al 69′: respinta sulla staffilata di Cacciamani e volo plastico su Piscopo, che tocca di testa sull’angolo che ne consegue senza però creare pericoli.

Dopo il secondo cooling break, Di Francesco tenta d’interrompere l’inerzia fisiologicamente a favore della Juve Stabia, Ramadani entra in partita nei contrasti e Tiago Gabriel tiene alta la difesa insieme a Gaspar per evitare il proliferare di traversoni. Gaspar mette fuori causa Candellone all’85’ su tocco morbido di De Pieri. Maistro, l’ultima carta giocata da Abate, trova opposizione sul destro al 90′. Nei cinque minuti di recupero, il Lecce dà fondo alle risorse per operare marcature e duelli. Camarda, su un recupero di Ramadani e Kaba, non direziona bene il piatto mancino e agevola la parata di Confente. Il giovane del Milan non segna ma serve l’assist a Kaba per il gol che certifica il successo. La notte del Via del Mare si conclude con i cori di carica della Curva Nord in vista del debutto in A a Genova di sabato 23 agosto. Ora occhi puntati su Milan-Bari del 17 agosto: un’eventuale impresa dei Galletti vorrà dire Derby di Puglia a 15 anni dagli ultimi precedenti.

Il tabellino

Il tabellino

Lecce-Juve Stabia 2-0

Lecce: (4-3-3): Falcone; Kouassi (11’st Danilo Veiga), Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo; Coulibaly, Pierret (11’st Ramadani), Helgason (11’st Morente); Pierotti (37’st Kaba), Krstovic (27’st Camarda), Banda. A disposizione: Früchtl, Samooja, Ndaba, Rafia, Berisha, N’Dri, Sottil, Gorter, Maleh. Allenatore: Eusebio Di Francesco

Juve Stabia: (3-4-2-1): Confente; Ruggero, Stabile (34’De Pieri), Bellich; Carissoni, Battistella (1’st Pierobon), Leone, Mannini (15’st Burnete); Piscopo, Mosti (15’st Cacciamani); Candellone (42’st Maistro). A disposizione: Signorini, Boer, Buglio, Varnier, Baldi, D’Amore, Louati. Allenatore: Ignazio Abate

Marcatori 27’pt rig.Krstovic (L), 45’+5’st Kaba (L)

Espulso Banda (L) al 48’pt per intervento violento

Arbitro: Giuseppe Mucera sez. di Palermo Assistenti: Paolo Laudato sez. di Taranto – Francesco Cortese sez. di Palermo IV Ufficiale: Marco Di Bello sez. di Brindisi VAR: Francesco Meraviglia sez. di Pistoia AVAR: Marco Monaldi sez. di Macerata

Spettatori 10.667 Incasso totale 122.736,00 euro

 

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