Arturo Calabresi tornerà a giocare all’Olimpico in casa della squadra del cuore, dove ha avuto di fortuna di giocare nel vivaio.
L’incrocio con la Roma colpisce i sentimenti di Arturo Calabresi. Il 25enne, titolare nella scorsa partita contro il Pordenone, per la prima volta scenderà in campo insieme a Gendrey. Il terzino (adattato a centrale domani) tornato in Serie B a seguito della puntata di Pantaleo Corvino, è cresciuto, da romano e romanista, nel settore giovanile della Roma. “È la squadra che mi ha formato -dichiarò Arturo in un’intervista resa a Sky ai tempi dell’Amiens-. Poi hanno fatto altre scelte, ma non è uno scandalo. Mica sono diventato Van Dijk dopo essere andato via. Per la mia crescita era razionale tagliare il cordone ombelicale”.
L’amore di Calabresi per la Roma è però tutt’altro che razionale. I ricordi sugli spalti dell’Olimpico, da tifoso accalorato, hanno caratterizzato la gioventù: “Andavamo nei distinti -raccontava-. I primi ricordi sono dell’anno dello scudetto, gli ultimi quello dello scudetto mancato con Ranieri allenatore: che silenzio quel ritorno in motorino dopo la beffa di Roma-Sampdoria…”
Nel settore giovanile della Roma, Calabresi ha incrociato il campo con un’istituzione come Daniele De Rossi, omaggiata con un “16” (il numero di maglia di DDR) tatuato sulla spalla. Il centrocampista centrale, per carisma e atteggiamenti, è stato il vero modello dell’oggi difensore del Lecce. Sempre in quel colloquio, Calabresi si espresse così: ““Daniele De Rossi è l’uomo e il calciatore che spero di diventare. Non ha mai avuto bisogno di atteggiamenti da bullo per rivendicare il suo carisma o il suo ruolo. L’attenzione che mette nei confronti del prossimo, chiunque esso sia, è la cosa che mi porto di lui sempre”.
Quando si parla di Arturo Calabresi non possono mancare i riferimenti a papà Paolo, attore e conduttore tv di fama nazionale. In un’intervista scherzosa alla Gazzetta dello Sport, Paolo Calabresi raccontò i primi passi dell’Arturo calciatore, scoperto quasi per caso prima del trasferimento alla Roma: “Lui è il primo di quattro figli… Lo portavamo a calcio così come portavamo la seconda a ginnastica artistica. Non mi fermavo mai a vederlo giocare, troppi impegni tra lavoro e gestione familiare. Poi un giorno, lui avrà avuto 11-12 anni, riuscii a andare a una sua partita. Prima del fischio d’inizio mi fermò il padre di un altro bambino, uno grosso, che con il dito indice puntato mi disse: ‘Tu sei er padre de Arturo? Tu lo sai che tu’ figlio è bravo?’. Sembrava una minaccia, il sottotesto era: ‘Tu hai il figlio così bravo e ti permetti di non venire mai, il mio è una pippa e vengo tutti i giorni qui da Aprilia…’.
E poi: “Però da quel giorno ho iniziato a andare e ho capito che effettivamente Arturo aveva qualcosa di particolare. Poi lo ha preso la Roma, tardi, intorno ai 14-15 anni, segno che davvero ci avevano visto qualcosa di buono, ed è diventato professionista. ‘Sto ragazzino ha fatto tutto da solo, a dispetto di tutti, è stato bravo ed è arrivato in Serie A e in Nazionale Under 21″.
Da avversario, Arturo Calabresi ha giocato contro la Roma una sola volta…battendola 2-0. Il 23 settembre del 2018, con il Bologna, il difensore, schierato a tre con Danilo e De Maio, tenne a bada il tridente romanista comandato da Dzeko. In quell’occasione, l’altra singolarità fu giocare contro Lorenzo Pellegini, amico di una vita. L’incrocio non si potrà ripetere domani: il centrocampista azzurro rientrerà dopo la sosta. Per Calabresi, però, resta l’occasione di calcare per la prima volta il prato dell’Olimpico da avversario della sua Roma. Lo farà da difensore centrale, come dichiarato dal tecnico Marco Baroni in conferenza stampa.
Oggi il migliore in campo contro la Roma, un leone ! Bravissimo, bisogna puntare su di lui
A me questo ragazzo piace, Baroni dovrebbe tenerlo più in considerazione.
Oltre a Calabresi dovrebbe incominciare a dare spazio a Rodriguez visto che è un nostro giocatore, e tenere in panchina Olivieri che è della Juventus
Dopu lu fiju de Paganini lu ballerinu puru quistu è fiju d’arte? No lu sapia…
Insomma sta se li coje tutti lu Pantaleu nesciu!
Secondo me considerando tutti gli attaccanti che abbiamo asencio è in proiezione prossimo anno altrimenti non capisco. Sarebbero bastati quelli che avevamo 5 attaccanti sono gia tanti.
4 ne tieni attaccanti…. Olivieri non è da Lecce 0 reti de c’è sta parlamu.
Hai ragione
Forza lecce forza lupi so finiti i tempi cupi
Forza Lecce.💪💛❤
Ottimo calciatore.. 👏👏💛❤🔝
Forza Arturo,facci sognare
Forza Calabresi siamo tutti con te portaci la A assieme a tutti il gruppo