Il capitano del Lecce, ospite della redazione del Nuovo Quotidiano di Puglia, ha analizzato altri aspetti oltre la preparazione del prossimo impegno contro il Pisa.
BARONI. “Mi è rimasta una cosa in mente di Baroni, che ho già avuto. Lavora a livello mentale e non posso dargli torto, oggi la condizione mentale ti permette di raschiare il fondo del barile. L’indole umana porta ad accontentarsi. Baroni lavora sull’aspetto mentale, determinante ora. Fisicamente stiamo bene, siamo giovani e abbiamo entusiasmo e mi ci metto anche io nei giovani. La testa deve mandar più forte le gambe”.
UOMO SPOGLIATOIO. “Prendo uno degli ultimi arrivati, Ragusa. E’ arrivato negli ultimi giorni di mercato a gennaio e si è inserito subito. Quando entri in una famiglia coesa è semplicissimo. Lui con il suo folklore nel quotidiano è stato un simbolo. Si è integrato con facilità e con la sua ironia e voglia di lavorare si è integrato”.
LECCESITA’. “Il pasticciotto è una bella tentazione. Vincere al Sud è più bello anche se è più difficile. Il calore che c’è qui per strada ti fa sentire più vivo, più giocatore. Sento di indossare la maglia 365 giorni l’anno. La maglia la porti a Roma, a San Siro, a Monza a Brescia. Ovunque vai trovi calore. A Ferrara c’erano tanti tifosi in tribuna, ma anche ad aspettarci fuori dall’hotel. E’ una carica in più che al Nord non c’è ovunque”.