Il Lecce saluterà Federico Coppitelli con una pacca sulla spalla, il sorriso sulle labbra e tanto orgoglio per i risultati raggiunti con un comportamento ed eleganza impeccabile. L’allenatore classe 1984 a breve si unirà all’Osijek, squadra croata che parteciperà alle Qualificazioni per la Conference League. La compagine della capitale della Slavonia ha chiuso quarta l’anno scorso dietro a Dinamo Zagabria, Rijeka e Hajduk Spalato.
Coppitelli è stato scelto per la sua capacità di lavorare con i giovani. Il titolo di campione d’Italia portato a Lecce per la terza volta della sua storia è stato il coronamento di una carriera da maestro di atleti guidati verso il professionismo. Lo Scudetto Primavera è stato l’apice dopo il i Coppa Italia-Supercoppa col Torino (2017/2018 e 2018/2019) e Scudetto-Coppa Italia Under 17 alla guida della Roma.
La scelta suggellata da José Boto sarà anche una piccola rivalsa personale. Coppitelli, nel 2019, ha guidato per poche partite l’Imolese. In un’intervista resa ai nostri microfoni, Coppitelli definì così le 6 gare con gli emiliani in Serie C: “Sicuramente feci una scelta sbagliata, in una situazione di fatto non sviluppatasi. Sono stato un mese a Imola e ci sono state tante dinamiche. Di certo non ho più la fretta di crescere come quando lasciai la Primavera cinque anni fa. Ora tra qualche anno vorrei solo la soddisfazione personale come lo sono ora. L’Imolese mi ha insegnato questo. Sul piano tecnico ho imparato che nel calcio dei grandi il tempo è un fattore importante, ma è un discorso lungo. C’è meno tempo nel percorso di miglioramento dei grandi”.
Un pezzo di Lecce volerà insieme a Coppitelli all’Osijek. Il preparatore atletico Paolo Traficante, come riportato dall’edizione odierna di TuttoSport, farà molto probabilmente parte dello staff. Le consapevolezze in più spingeranno l’allenatore verso la riuscita di un progetto che potrebbe rivelarsi molto ambizioso. L’area tecnica del Lecce, una volta conosciuta l’offerta (contratto da 200mila euro l’anno per Coppitelli) non ha battuto ciglio, permettendo al tecnico di provare a spiccare il volo nel calcio dei “grandi”.
Anche se nella storia del Lecce resterà scritta per sempre gioia dopo il gol di Hasic nella finale scudetto contro la Fiorentina, la bontà del lavoro di Coppitelli si è fatta vedere anche quest’anno. Dopo l’eliminazione dalla Youth League per mano dell’Olympiacos campione, l’allenatore si è trovato a lavorare con un gruppo meno omogeneo rispetto allo scorso anno (l’undici titolare era pressoché lo stesso). Trovare la quadratura, anche grazie agli ultimi arrivati Esposito, Winkelmann ed Yilmaz, e portare il Lecce a una salvezza tranquilla è stato il miglior modo di onorare un biennio più che felice.