CORVINO. “Era il 1997 quando il Lecce acquistò il mio cartellino. Allora lavorai con Pantaleo Corvino, già dirigente del club. Il suo segreto? Riesce a vedere nei calciatori delle qualità in prospettiva che altri non riescono a individuare. ‘Vedrai questo’ mi diceva quando arrivò in giallorosso Ledesma, centrocampista diventato poi capitano della Lazio. Dal vivaio, Corvino prepara giovani per la prima squadra”.
UDINESE-LECCE. “Il Lecce ha disputato una buonissima partita inizialmente col Milan, quindi dopo l’1-0 si sono disuniti. Questo non deve succedere. Dall’altra parte vedo una formazione che sa costruire gioco, sa come ripartire, che sta pagando un po’ d’inesperienza. Alla lunga verranno fuori. 90 tiri in porta e solo 3 gol? Il Lecce rispetto alla scorsa stagione è partito meno forte, il gruppo è vivo, sa palleggiare e in Friuli non si snaturerà rispetto al Dna. L’Udinese dovrà cercare di far alzare il Lecce e aspettare l’occasione giusta per colpire”.
DORGU. “Ha delle doti atletiche notevoli, penso sia prontissimo per il salto di qualità”.