La moviola di Lecce-Venezia 1-1: gara non difficile

Piccinini non è incappato in errori in una gara in cui c’è stato l’uso del cartellino per calmare gli animi

arbitro gener

Sei ammoniti su 24 falli. Piccinini ha ammonito i protagonisti di Lecce-Venezia ad ogni quattro fischi. Il computo dei gialli sarebbe potuto essere più ampio a seguito delle letture degli interventi di Kike Perez su Guilbert e Marcandalli su Morente. Il difensore, poi ammonito, di fatto è stato graziato.

Il Lecce ha chiesto un rigore nel primo tempo durante una mischia in area con caduta di Gaspar. L’angolano scivola, perde l’appoggio con il piede e il contatto con Idzes non sembra andare al di là di una minima trattenuta, non sufficiente per la caduta. Giusta lettura dell’arbitro forlivese anche sul rigore chiesto da Yeboah dopo il contrasto con Baschirotto. L’ospite scivola.

Complicata la situazione nel finale di ripresa. Candé tocca il pallone con il braccio destro anche abbastanza largo, ma Piccinini dà la spiegazione corretta. Il pallone sbatte prima sul petto e poi sul braccio di Candé. Corretto considerarla un’autogiocata, non sarebbe stato rigore neanche se il braccio fosse stato sopra la testa.

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