Prima e durante la partita tra Lecce e Napoli, il pubblico salentino ha espresso un forte dissenso nei confronti della società Lega Calcio, colpevole – a loro avviso – di aver costretto la squadra di Marco Giampaolo a scendere in campo a poche ore dalla scomparsa dello storico fisioterapista Graziano Fiorita.
Tony Damascelli, sulle pagine odierne di Libero, si sofferma su quanto accaduto allo stadio Via del Mare in occasione del minuto di raccoglimento, interrotto da mortaretti che hanno causato anche una momentanea sospensione del gioco. Il cronista scrive:
“Sfinito, ma non finito, il Napoli che è passato a Lecce dopo una partita non facile per ragioni ambientali, incivile il comportamento del popolo salentino che ha sfogato la sua rabbia contro la Lega di serie A, sparando mortaretti, riempiendo di fumi l’aria calda e poi macchiando anche il minuto di silenzio con strilli sguaiati e fischi nei confronti del “traditore” Conte, non una risposta dignitosa alla mancanza di rispetto dei gestori della Lega”, conclude Damascelli.