Le motivazioni della decisione di prolungare il contratto al direttore sportivo Mauro Meluso spiegate dal numero 1 del Lecce.
A fare gli onori di casa nella conferenza stampa di questo pomeriggio, il cui oggetto era il rinnovo dell’accordo con il ds Meluso, è stato il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani. L’avvocato leccese ci ha tenuto a sottolineare come i meriti del miracolo giallorosso siano da rintracciare anche nelle scelte di mercato operate dal dirigente cosentino.
MERITI. “Ci tenevo molto ad informarvi sui dettagli del prolungamento contrattuale avuto con Mauro Meluso. Per me è stato una mera formalità, perché ormai c’è una tale sintonia ed amicizia che le ufficializzazioni sarebbero potute passare in secondo piano. Con il ds il rapporto si è prolungato di altri due anni, più un terzo simbolico a dimostrare come, assieme a Liverani che vanta una durata simile, direttore e tecnico sono i protagonisti dell’impresa fatta”.
IMPRESE FATTE E DA FARE. “Non mi nascondo nel dire che Meluso ha ottenuto un risultato che andava molto oltre il budget, che non era da promozione diretta. Stesso miracolo ha fatto l’allenatore, ed era giusto dare merito ad entrambi. Ora viene il difficile perché grossomodo siamo tutti esordienti in Serie A, e non dobbiamo farci prendere dall’euforia perché ci aspetta un campionato difficilissimo. Dovremo fare meglio delle due neopromosse, che sono comunque società storiche, nonché di altre realtà che sono consolidate in massima serie”.
PROSPETTIVE. “Ci approcciamo a questa nuova avventura senza criticità di bilancio, senza rossi. Non abbiamo passività da sistemare, dunque le risorse che porterà questo campionato le destineremo al progetto tecnico, alle strutture d’allenamento e, purtroppo allo stadio. Puntiamo ad andare a duecento e consolidarci in Serie A, se non dovessimo riuscirci il progetto andrebbe comunque avanti spedito in B. A tal proposito, chi pensa al paracadute deve sapere che è una cifra molto più bassa di quella che garantirebbe la permanenza. Quindi non c’è dubbio: vogliamo salvarci“.