Le parole del terzino mancino, direttamente dal ritiro di Santa Cristina, in particolare su prossima annata e collega di reparto.
Come molti dei suoi compagni, anche Marco Calderoni si interfaccerà l’anno prossimo con una realtà parzialmente nuova come la Serie A. L’esterno difensivo del Lecce ne ha parlato dalla sede del ritiro giallorosso, soffermandosi anche sulle impressioni dopo i primi dieci giorni di lavoro.
CARICHI. “Questa fase della preparazione sta procedendo molto bene. Man mano stiamo aumentando i carichi di lavoro per mettere benzina nelle gambe. Questo periodo è molto importante anche sotto il profilo del gruppo, che è più o meno quello dello scorso anno. Si lavora tanto e si parla poco, anche perché mister Liverani è uno che, giustamente, pretende”.
SERIE A. “Sono molto curioso e voglioso di iniziare questa nuova avventura in una categoria superiore rispetto alla B, il torneo in cui mi sono misurato maggiormente. Il massimo campionato l’ho sfiorato per sei mesi a 21 anni con il Palermo con Delio Rossi allenatore. Era totalmente un’altra cosa, ero troppo giovane. Sicuramente andrà alzata l’asticella sul piano personale e di squadra rispetto a quello che abbiamo fatto nell’ultima stagione. Non basterà solo la corsa, ma ci vorrà maggiore qualità”.
ATTACCARE. “La nostra attitudine collettiva è quella di proporre gioco, seguendo quelle che sono le direttive di mister Liverani. A noi terzini, in particolare, il mister chiede di alzarci molto e partecipare alla fase offensiva”.
VERA. “Nel mio ruolo è arrivato Brayan, che considero un giovane molto interessante. Si sta ambientando in questo periodo. Le sue caratteristiche? Sono molto simili alle mie. La concorrenza non preoccupa, anzi non fa che bene alla squadra, poiché aiuta a dare il massimo in ogni allenamento”.