Parla alla Gazzetta del Mezzogiorno l’ex difensore giallorosso che era tra i protagonisti della prima storica vittoria contro l’Udinese al Via del Mare nel 1985.

RICORDI. “Nonostante siano trascorsi tanti anni, il ricordo di quella gara è ancora vivo. Nelle prime otto giornate non eravamo mai andati oltre il pareggio e questa circostanza passava parecchio sul piano psicologico. Volevamo riuscire finalmente a conquistare l’intera posta in palio e ci riuscimmo contro l’Udinese, in casa, imponendoci per 2-0. I gol furono firmati da Barbas e da Paciocco. Giocammo su un campo pesantissimo, fu battaglia”.

ANALOGIE. “All’epoca, non ci erano ancora sbloccati in massima serie, mentre attualmente i giallorossi non hanno ancora vinto nel proprio stadio, in A. Per fortuna, però, hanno senz’altro compensato in trasferta per ciò che non hanno raggranellato al Via del Mare, regalandosi anche risultati di assoluto prestigio per un matricola. So per esperienza che, quando un risultato molto atteso tarda ad arrivare, è facile risentirne sul piano mentale, in quanto subentra qualche timore. Contro i bianconeri, per la squadra allenata da Liverani, sarà determinante l’approccio che dovrà essere assolutamente quello giusto. D’altro canto, l’undici diretto da Gotti ha appena tre lunghezze in più di quello giallorosso, portato sta per andare in scena uno scontro diretto pero e proprio. Una partita perciò alla portata”.

IL PUBBLICO. “La spinta a Lecce non è mai mancata. Conosco bene la passione con la quale i supporter salentini seguono il Lecce e so che l’entusiasmo è tornato alle stelle, dopo la promozione conquistata nel 2018/19. Il pubblico farà sino in fondo la propria parte, ma in campo ci andranno i calciatori e toccherà a loro gettare il cuore oltre l’ostacolo.