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Vives: “Che stimoli con Zeman! Poi mi costrinsero ad andare via da Lecce. Senza calcio? Avrei fatto il finanziere”

L’ex centrocampista (e capitano) di Lecce e Torino parla in diretta Instagram a casa Di Marzio. Non mancano, tra gli altri, gli aneddoti legati ai passati giallorossi.

IL FRATELLO PIU’ FORTE. “Non dovevo essere io il calciatore di famiglia. quello bravo era mio fratello di cinque anni più grande. Giocavo per strada appena finivo i compiti e hanno consigliato a mio padre di portare anche me a scuola calcio. Mamma voleva che entrassi in Guardia di Finanza, non fossi stato calciatore sarei finito sicuramente lì”. 

ANCONA CON SPALLETTI E GIUGLIANO.All’Ancona ebbi Spalletti. Una persona eccezionale in un’esperienza che mi ha fatto tanto crescere anche se c’era una situazione societaria particolare. Avevo un problema al quadricipite, pensavo di non poter continuare, volevo smettere ma grazie al presidente del Giugliano mi sono rimesso in carreggiata e poi sono tornato a vivere le emozioni più belle”.

L’INNAMORAMENTO DEL MAESTRO. “Zeman mi aveva visto in una partita a Melfi e mi volle a tutti i costi al Lecce, io non volevo andare perché mi sentivo in famiglia. Filippo Falco, il mio procuratore, venne a casa mia per convincermi. A Lecce dovevo rimanerci un giorno, solo per salutare e ringraziare, ma la mattina dopo sono partito in ritiro a Tarvisio con loro. Adesso non so se sarei in grado di affrontare un ritiro con Zeman. Mi appoggiavo al muro per aiutarmi con le salite, ma poi quando giochi non ti accorgi della stanchezza. Ti dava grandi stimoli durante gli allenamenti”.

L’ADDIO AL LECCE. Per farmi andare via da Lecce mi hanno dovuto costringere. Mi avevano venduto al Torino ma non volevo andare via dalla Puglia, sentivo come se stessi lasciando di nuovo casa. Poi a Torino ho vissute altre grandi emozioni”.

EMOZIONI TORO. Vives parla poi del doppio confronto vinto dal Torino contro l’Athletic Bilbao, con l’apice della vittoria al San Mames: Mai avrei immaginato di poter disputare una partita del genere. Lì il Napoli ci aveva perso il preliminare di Champions, non c’era un posto libero allo stadio. Io per 90 minuti non mi sono reso conto di dove ero, un’emozione incredibile, sono anche riuscito a conquistare il rigore dell’1-0”.

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4 anni fa

Grande Peppino Vives

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4 anni fa

Vives tu gli stimoli li facevi venire ai tifosi….. Facevi cacare

Requenzino
Requenzino
4 anni fa

Tu sei una merda, non un tifoso.

jack
jack
4 anni fa

Ma per favore. Mi sa che tu le partite non le vedevi.

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