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Lecce, i numeri della difesa preoccupano: netta peggior difesa e 15 gol incassati in tre gare

I numeri delle ultime gare stagionali dei giallorossi consegnano un verdetto che spaventa e non poco i tifosi. Basterà la palma del miglior attacco delle zone medio-basse per sopperire alle carenze del pacchetto arretrato?

15 gol subiti in tre gare tra Roma, Atalanta e Milan. 60 reti al passivo in 27 gare stagionali. Sono questi i dati al momento emergenziali della difesa del Lecce, inesorabilmente il reparto più battuto della massima serie. Il dato acquisisce una conformazione ancor più preoccupante se si pensa che la penultima maggior difesa, il Brescia ora ultimo distanziato di 8 punti dai giallorossi, ha incassato ben 10 reti in meno, attestandosi a 50.

La media gol racconta un dato inequivocabile. Gabriel (o Vigorito) raccolgono in media 2,22 palloni a partita. I freddi numeri vanno ovviamente contemperati con il calibro delle ultime avversarie, squadre a loro modo in forma che hanno beneficiato appieno degli errori della retroguardia leccese, ma in molti spesso rimproverano a Liverani la mancata ricerca di cambiare atteggiamento in campo. Il nostro tecnico ha seguito una missione: salvarsi attraverso il gioco con buona pace di qualche imbarcata presa inesorabilmente e della consuetudine dettata dall’attenzione difensiva di qualsiasi squadra di bassa classifica. Il trainer ha spesso sottolineato la sua poca attenzione al dato, focalizzandosi ovviamente sui punti conquistati e sulla navigazione quasi sempre sopra la soglia della retrocessione dei suoi uomini.

Pur sposando il teorema tattico di un tecnico che ha scritto la storia in questi due anni (anche l’anno scorso in B il dato dei gol subiti è stato pesante), non si può rimanere impassibili alle enormi sollecitazioni che la difesa e Gabriel subiscono ogni gara. Come non si possono trascurare i tanti errori individuali in marcatura di Lucioni e compagni. L’ex portiere del Perugia è sicuramente l’estremo difensore più chiamato in causa durante le gare e, anche ieri, se non fosse stato per l’errore mortifero su Bonaventura-gol, la palma del migliore in campo sarebbe andata a lui.

I dati negativi della difesa sono bilanciati dalle 35 reti all’attivo, che fanno del Lecce il miglior attacco delle ultime sette classificate. In un campionato dove già il Lecce dovrà recuperare una condizione fisica degna di questo nome (ne parliamo qui), si ripete il tormentone già sentito altre volte. Non sarebbe giusto mettere da parte il fioretto con cui sono equipaggiati i palleggiatori giallorossi per una sana difesa strenua, in verità qualche volta vista anche mesi fa (Inter e Juventus in casa)? Liverani ripete spesso che “questo gioco è l’unico modo percorribile per arrivare alla salvezza”, con buona pace dei numeri difensivi che mettono a nudo i limiti, oggettivi, di un reparto. Alle prossime partite ulteriori risposte. Di tempo per ragionare, nell’atipica conclusione di Serie A 2019/2020, non ce n’è tanto.

 

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3 anni fa

Peggio dell’ultima in classifica

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