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Discontinuo, ma lì a lottare da big. Il Frosinone vuole riprendersi la A sfuggita con lo Spezia

I gialloazzurri sono stati sino ad oggi una mina vagante nelle zone alte della classifica di Serie B. Per nomi e risultati hanno tutto per giocarsi il primo posto.

Dopo l’antipasto di scontro diretto che può essere considerata la sfida con il sorprendente Venezia, il Lecce si trova ad ospitare stavolta un’avversaria che non si può nascondere, e che punterà ancora dritta alla promozione. Sabato al Via del Mare sarà di scena il Frosinone di Nesta, che fino ad oggi da un lato è incappato in sorprendenti scivoloni, dall’altro ha ottenuto successi anche pesante come la rimonta all’ultima con il Chievo. Ed infatti i ciociari sono lì, terzi alla pari con il Lecce.

D’altronde, tra chi vola a basso profilo e chi nasconde, talvolta goffamente, le proprie ambizioni, di certo non c’è il club ciociaro. Forte delle recenti esperienze in massima serie, dello stadio nuovo e di proprietà (seppur ad oggi ovviamente non sfruttato) e di una rosa di prim’ordine, il Frosinone è tra le “nuove” big per eccellenza del campionato cadetto. Tant’è che il torneo di rincorsa di un anno fa, con tanto di Serie A persa all’ultimo con lo Spezia in finale playoff, sa quasi di delusione per il club di Stirpe, presidente che ha confermato Alessandro Nesta al timone pretendendo la lotta nei piani altissimi.

La quale non sta mancando certo in questo avvio di campionato, che però ha registrato un undici laziale molto “ballerino” nei risultati. Nelle prime uscite sono arrivate vittorie importanti (a Venezia su tutte) ed ottimi segnali soprattutto dalla difesa, ma anche ko inattesi come quello in casa con il Cosenza. Andamento altalenante, certezze non consolidate, ma anche un ruolino raddrizzato dagli ultimi due colpacci, quello a Brescia e quello in rimonta (da 0-2 a 3-2) con il Chievo.

Nella rosa laziale, ciò che non manca sono certo i nomi, molti dei quali reduci da lunghe esperienza in massima serie. Bardi tra i pali è un lusso per la B, e lo si sta venendo anche in questo avvio di stagione. In difesa la parola d’ordine è sempre continuità, come hanno dimostrato le conferme di Ariaudo, Capuano e Brighenti su tutti, senza dimenticare gli esterni Salvi, Zampano e Beghetto, garanzia di gol e assist. In mezzo comandano il solito Maiello, il nazionale svedese Rohden e quello cipriota Kastanos, spesso impiegato trequartista. Davanti, l’imbarazzo della scelta: Ciano, Dionisi, Ardemagni e lo statunitense Novakovich rendono quello frusinate uno degli attacchi migliori della categoria.

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