Pordenone-Lecce, le pagelle: altra prova nulla del polacco, impalpabile come Mancosu e Bjorkengren. Lucioni pasticcia, l’ex Cagliari si salva con la grinta.
LECCE:
Gabriel 6 – Sarebbe stato ancora una volta tra i migliori, perché sul gol del Pordenone il suo l’aveva fatto deviando fuori porta la girata di Butic, sebbene con meno qualità di altre volte. Nel finale però arriva un’uscita a vuoto che, senza le prodezze di Hjulmand e Pisacane, sarebbe valsa una cocente sconfitta. In mezzo la solita sicurezza
Adjapong 6 – Più pimpante rispetto alle precedenti uscite, si fa vedere davanti conquistando numerose punizioni ed avviando l’azione del vantaggio giallorosso. Qualche palla di troppo persa, una porta poi al pari ospite. Nel complesso una prova sufficiente in entrambe le fasi, soprattutto una gara sfortunata conclusa in anticipo causa grave infortunio
dal 62′ Paganini 5,5 – Il Lecce non ha terzini destri oltre ad Adjapong (sigh!), così tocca a lui, nato attaccante, entrare dal nulla in un ruolo mai fatto prima (se non nella difesa a 5). L’impatto è buono: corre e si propone, pur sbagliando al cross. Al novantesimo però si perde Morra, la cui sponda non vale il 2-1 per questione di centimetri
Lucioni 5,5 – Una buona prova rovinata dalla scandalosa copertura su Butic nell’azione del pari friulano. Una non-marcatura davvero inspiegabile per uno della sua esperienza. Poi ci mette la solita grinta ed attenzione per tenere in carreggiata la difesa, ma ciò non basta per regalargli la sufficienza
Pisacane 6 – Chiariamo: meriterebbe di più perché il Lecce non crolla sotto la verve degli esotici avanti neroverdi solo (o quasi) grazie alle sue chiusure, spesso in extremis, ed al suo spirito combattivo. Un’attitudine necessaria che gli consente, tra le altre cose, di salvare sulla linea su Musiolik al ’90. Prima però si era dimenticato proprio del polacco, libero di appoggiare in rete il pallone del pari
Zuta 6 – Un voto strappato con le unghie e con i denti. Perché se da un lato è impreciso in un paio di occasioni (nonché non esente da colpe sulla mancata diagonale su Musiolik nell’1-1), dall’altro spinge tutta la gara, si propone ed offre quel minimo di superiorità che il Lecce talvolta agguanta in avanti. Resta tuttavia uno dei ritratti principe della squadra da compitino che questa compagine sta diventando
Nikolov 5,5 – Rispetto al disastroso esordio con l’Empoli, oggi sembrava Lampard. La sensazione di crescita corrisponde però solo ad una gara fatta da meno errori gravi, ma comunque con poca sostanza ed attenzione. Peccato, perché stavolta l’approccio era stato ottimo
dal 62′ Henderson 6,5 – Nella piattezza di un Lecce lontano parente della squadra creativa ed autoritaria di un tempo per emergere serve davvero nulla. Così lo scozzese, con un paio di spunti e quella “cazzimma” che per poco non gli costa il rosso, riesce quantomeno a scuotere un centrocampo in balia dei dinamici avversaria. Disegna un gran cross che Mancosu manda sul palo e va al tiro in un paio di occasioni
Hjulmand 6,5 – In attesa che migliori in regia, si può dire che il giovane danese almeno lotti, facoltà sconosciuta a molti dei compagni. In possesso sono per lo più passaggi elementari ed un po’ telefonati, in rottura regola il Pordenone quando prova a prendere maggiormente campo. Negando tra l’altro (almeno riesce a smorzare il tiro) a Musiolik il facile tap-in della doppietta
Bjorkengren 5,5 – Se Zuta ci va vicino, il piccolo John è la copia sputata di questo Lecce a cui ci stiamo abituando: timido, con poca mentalità, incapace di imporsi sui meno quotati avversari. Lo svedese non demerita, anzi prova ad essere attivo pur venendo spesso sopraffatto dai molto più vogliosi neroverdi. Non possiamo però andare avanti tutta la stagione a suon di 6 da compitino: forza Bjorkengren, è il momento di darsi una scossa
Mancosu 5,5 – Al capitano stavolta non riesce la giocata che dia una netta sterzata ad una gara giocata nettamente sotto-livello. Riesce a sbagliare quasi ogni pallone toccato nella prima ora di gioco. Troppo brutto per essere vero, nel finale prova a darsi una scossa e non regala i tre punti per una questione di centimetri. Il suo colpo di testa, unico guizzo in una brutta gara, si spegne sul palo, ma da quella posizione avrebbe anche potuto fare meglio
Stepinski 5 – Aggettivi (negativi) finiti. Due falli conquistati ed un appoggio utile: è questo il biglietti da visita di un attaccante che le sta provando proprio tutte per perdere il posto. Movimenti ed impegni non bastano, perché così anche un posto nei playoff è un miraggio
dal 62′ Rodriguez 6 – Stavolta la zanzara non punge. In effetti svegliare un sopito Lecce 3 volte nelle prime 3 gare da professionista era chiedergli troppo, così il Mosquito si prende una piccola pausa, capendo presto che per i compagni oggi non era cosa riuscire ad offrigli una palla-gol. Trova il tempo comunque per far ammonire Barison e farsi trovare solo davanti a Perisan, ma Henderson sceglie Mancosu che trova il palo
Coda 7 – Il bel voto è tutto in un gol da 9 pieno: inventa il vantaggio dal nulla scartando 3 avversari in un fazzoletto prima di mettere a sedere Perisan. Un gol che illude i tifosi, sul successo ma anche sulla sua prestazione. Non è trasparente come Stepinski, per carità, ma il resta della sua gara è nullo nell’area avversaria, tant’è che tocca solo inutili palloni sulla trequarti
All. Corini 5,5 – E menomale che il Lecce doveva capire chi fosse in queste gare, dove si può arrivare. Se tanto ci dà tanto, questa squadra dovrà sudare le proverbiali sette camicie per strappare un piazzamento playoff, perché in giro si vedono squadre molto più pimpanti, con maggiore personalità e che giocano meglio. E sarebbe un peccato, perché a lungo il Lecce ci ha mostrato di avere tutto della big: così, però, il rischio di essere un’incompiuta è più vicino di quanto si pensi
PORDENONE:
Perisan 6 Magnino 5 Vogliacco 6 Barison 6,5 Falasco 6 Misuraca 5,5 (70′ Rossetti 6) Calò 7 Scavone 5,5 (65′ Ciurria 6) Zammarini 6,5 (88′ Stefani sv) Musiolik 7 Butic 6,5 All. Tesser 6,5
Voglio credere che il lavoro di fondo svolto nella breve pausa invernale abbia tolto brillantezza e quindi fiducia alla squadra e che si possa solo migliorare. Speriamo presto…
A questo punto della stagione credo che il problema del Lecce sia proprio l’allenatore. Non si capisce altrimenti perché Stepinski (pur con buona volontà) continua ad essere titolare. Sterile ed inoffensivo non riesce a far salire la squadra che invece è sempre più Coda dipendente (lotta come un leone e da solo fa reparto). Stesso discorso per Paganini: svogliato e senza verve anche se (e qui l’aggravante) spesso l’allenatore lo mette a giocare in un ruolo che non è il suo. Adjapong (spero si rimetta presto dall’infortunio) lo vedrei come ala destra invece che terzino difensivo (spesso sulla tre quarti anziché in difesa) lasciando sguarnito un reparto che non eccelle (eccezion fatta per Pisacane- davvero bravo- ed un Lucioni ancora non ai livelli ammirati in serie A). Se poi includiamo anche i mal di pancia credo che la società abbia davvero molto (dal punto di vista tecnico) da analizzare. Peccato, perché dopo un inizio soddisfacente ora siamo davvero inguardabili. Ogni partita una sofferenza. Spesso bisogna rincorrere il risultato e non si riesce ad imporre il nostro gioco agli avversari (ci sono anche loro in campo).
Ho un rispetto infinito per questa dirigenza e amo questa squadra da sempre, fin da quando mio padre che porto allo stadio la prima volta ad un lecce bari 1 – 1, di circa 45 anni fa.
Vedere gli sforzi infiniti di una dirigenza vanificati da un gioco cosi infruttuoso (allenatore?), da giocatori mosci (non tutti, ma molti) , da reparti solo sulla carta fortissimi (centrocampo) fa male , tanto male.
Giocatori di media classifica che si ritengono soddisfatti di un pareggio con il Pordenone o di un pareggio in extremis con l Empoli non ci porteranno da nessuna parte.
Non ce stata crescita ma una involuzione nel gioco e nell atteggiamento.
Non sono pessimista, ho avuto due mesi e mezzo di partite per realizzare tutto ciò.
Un grazie infinito al grande cuore giallorosso del Presidente.
Corini è il problema numero uno, ormai è chiaro. Anche Tesser gli ha dato una lezione , riguardatevi la partita, quelli del Pordenone hanno piedi da serie C ma han fatto un figurone in quanto a organizzazione e corsa. Credo che Corvino stia cominciando ad avere dubbi, dell’allenatore non parla più….
È inutile continuare a prendersela con Corini, questo organico è sopravvalutato. Stepinski, Henderson, Zuta, Adjapong, Paganini non sono calciatori da salto di qualità. In più si aggiungono le scarse motivazioni di alcuni “vecchi” e i conti tornano. Speriamo nella crescita accelerata dei nuovi per poter sperare nei play off. Ma lasciate in pace Corini, sta facendo miracoli con una campagna acquisti sconclusa, da mercato del pesce
prova grigia di quasi tutti
Troppo troppo generosi,pinpong non piu di 5 insieme a psycolucioni,step marius 2,5 corini 4
Schelotto ancora disponibile
Mamma mia.. un mix tra Zuta e Paganini ??? che percepisce tra l altro un ingaggio elevato
Adjapong 6? Il gol è nato da un suo errore netto
Ribadisco, ma quanto vi paga Lucioni? Il gol del pari è tutto suo! Solo mezzo voto in meno rispetto a Pisacane che ha salvato due gol fatti. Imbarazzante
Caro Marco, la invito a dare uno sguardo alle pagelle a confronto pubblicate in tarda mattinata (https://www.calciolecce.it/2021/01/31/pordenone-lecce-pagelle-a-confronto/). I nostri voti + i 5 delle principali testate: per Lucioni quattro 5.5, un 6 ed addirittura un 6.5 (sul quale ovviamente sono in disaccordo). Tre giornalisti locali me incluso, tre di Pordenone. Tutta Italia è pagata da Lucioni, o magari è lei troppo prevenuto? Non si può dire che la gara di ieri, così come quella con l’Empoli, sia stata disastrosa da parte del calciatore. Però ci sta dire “per me è da 4”, le pagelle sono opinabili, il metro è grossomodo soggettivo. Da qui ad accusare gli altri di mancanza di competenza od obiettività, tuttavia, ce ne passa. Di solito si parte sempre da un dubbio: “ma non potrei sbagliare io?”
Stepinski 5 ? impalpabile, evanescente, 5 milioni la sua quotazione ? ma pe favore….
Bravo Alessio manca la personalità di una squadra che deve imporre il proprio gioco.. Oggi nessuno ha fatto quel qualcosa in più per tentare di vincere pertanto il primo ad essere messo in discussione è il mister! I centrocampisti non possono essere così poco propositivi.. inserimenti e tiri in porta assenti, terzini che non arrivano mai sul fondo per mettere dei cross decenti,nessuno salta l uomo insomma delle stecche di calcio balilla ??