Parla Giuseppe Giannini, bandiera della Roma a cavallo tra gli anni 80 e 90 che nella sua carriera ha vestito anche la maglia del Lecce.
IL LECCE. “Il Lecce per essere una neo promossa sta facendo bene, viene da una vittoria importante a Ferrara, c’è morale, ha entusiasmo è una squadra che gioca bene e va presa con le pinze dalla Roma. Perché giocano con spensieratezza e possono mettere in difficoltà chiunque”.
LA ROMA. “È una squadra in costruzione, tenta di crescere con i nuovi acquisti che vogliono dimostrare tanto c’è ancora qualche problemino, sarà una partita insidiosa”.
LIVERANI. “È stato bravissimo lo scorso anno a vincere il campionato nella stagione seguente è tutto più facile, dopo un’impresa del genere. L’ambiente ti vede in un certo modo, i giocatori ti rispettano e questo ha portato a iniziare la stagione con slancio ed entusiasmo. Quando succede questo può arrivare qualsiasi risultato”.
LA PARTITA. “Non vedo una partita da tre punti per il Lecce. Le neo promosse alla lunga possono concederti di andare al tiro, se sei cinico, attento e concentrato puoi portare via il risultato positivo. La Roma dovrà aspettarsi una squadra piena di entusiasmo magari anche più aperta. Quando ti apri, però giocatori come Dzeko, Mkhitaryan, e Kluivert possono farti male”.
LOTTA SALVEZZA. “E’ ancora troppo presto. Lecce, Brescia e Verona stanno sfruttando ancora la preparazione, magari più veloce per essere pronte in questo periodo. Le grandi squadre hanno fatto una preparazione diversa, quindi adesso può capitare il risultato a sorpresa. Alla lunga le squadre che lotteranno per non retrocedere sono queste: Lecce, Brescia, Verona, poi c’è la Sampdoria in difficoltà, e deve velocemente uscirne fuori per non farsi incastrare”.
ROMA – LECCE 2-3. “Fu una partita particolare, vincevamo, poi siamo andati sotto e sembrava un match irreale. Abbiamo perso il campionato contro una squadra già retrocessa, ma non eravamo noi già da un paio di settimane, a Pisa avevamo faticato tanto. E’ andata così”.
ESPERIENZA LECCE. “Ero andato a Lecce con Prandelli, poi sono rimasto con Sonetti e siamo tornati in Serie A. Sono stato benissimo. È un ambiente ideale per giocare a calcio. Lecce e Gallipoli sono due ricordi positivi: ho vinto da tutte e due le parti, da calciatore e da allenatore. Sono emozioni che rimangono dentro, anche perchè non ho vinto tantissimo in carriera”.
