Altra diretta concorrente per il Lecce nell’imminente turno di Serie A. Le Rondinelle sono tornate a vincere dopo una serie di sei ko di fila.

Faccia a faccia ad alta tensione sabato pomeriggio al Rigamonti di Brescia, dove il Lecce di Fabio Liverani proverà ad allungare la serie positiva al cospetto dei locali di Corini. Biancazzurri che hanno ritrovato, assieme al tecnico eroe del ritorno in Serie A, anche sorrisi e punti pesanti. Questo dopo un periodo di crisi profonda che aveva fatto scivolare la Leonessa fino all’ultimo posto.

E dire che, tra le neopromosse, il Brescia era indicata in estate come la possibile sorpresa, la squadra più attrezzata ad allontanarsi dalle zone calde. L’entusiasmo sulle prealpi a dirla tutta c’era eccome, vista la strepitosa cavalcata nella scorsa Serie B. Donnarumma e compagni erano tornati a far esplodere la passione nella città lombarda, che grazie al presidente Cellino ha anche potuto contare su un rinnovato Rigamonti, adeguato alle richieste di Lega.

Ma non solo. La campagna acquisti è stata di certo di tutto rispetto per gli obiettivi stagionali. Tra i pali il promettente finlandese Joronen, dietro l’energico Chancellor, in mezzo l’esperto Romulo. Il colpaccio Cellino se l’è tenuto per l’attacco, e che colpaccio: Mario Balotelli. Il figliol prodigo che lasciò Lumezzane per l’Inter e che torna a casa per cercare il rilancio. Un campione incompiuto, le cui qualità non sono da discutere in quanto lusso per una piccola.

E l’approccio del consolidato gruppo di Corini con la A è stato di quelli da applausi. Pronti-via e colpaccio a Cagliari, contro una che si scoprirà big del campionato. Ma non solo: ko di misura e onore con Milan, Napoli, Juve e Inter e tante ottime gare per un Brescia temibile e temuto. Soprattutto sempre capace di andare a mille grazie allo smalto di Spalek, Bisoli, Ndoj e soprattutto un Tonali manco a dirlo a suo agio in Serie A.

Nessuno poteva immaginare che Cellino si spazientisse però così presto di qualche risultato storto, su tutti la rimontona subita con il Bologna e il ko nel derby di Verona. Lì Balo segna una prodezza, ma non basta: vittoria scaligera e ciao all’ex Chievo Eugenio. Clamoroso, arriva proprio un ex “cugino”, quel Fabio Grosso che l’anno prima tanto deluse al Bentegodi. E tantissimo a deluso al Rigamonti, mandando il Brescia in crisi assoluta e in coda alla classifica.

Tre partite, zero punti, zero gol fatti e dieci subiti. E zero scampoli del pimpante Brescia. Tornato, non al top ma almeno nell’atteggiamento, con il ritorno di Corini a Ferrara. Domenica le Rondinelle hanno vinto in casa della Spal una sfida fondamentale per ritrovare lo spirito giusto. Ecco perché il Lecce non può proprio sottovalutare questo Brescia.