Il collega bianconero difende l’operato dell’ex collaboratore di Tudor subentrato al croato. L’Udinese ha alcune criticità, che tuttavia si traducono in una classifica in linea con il traguardo-salvezza.

Lunedì pomeriggio il Via del Mare sarà ancora teatro di una sfida delicata per il Lecce, quella con l’Udinese. I friulani guardano i salentini dall’alto, forti dei tre punti in più in classifica ma al contempo concentrati per non farsi rimontare dalle inseguitrici in ottica salvezza. Della situazione in casa bianconera ne abbiamo parlato nei dettagli con Davide Marchiol di TuttoUdinese.it.

La classifica vede attualmente attualmente l’Udinese al quattordicesimo posto in classifica, a +4 sul Brescia terzultimo. Ci si attendeva qualcosa di più a questo punto da De Paul e compagni o nell’ambiente friulano regnano soddisfazione e serenità?

“Diciamo che dipende molto dal dove si vuole porre l’accento. Partendo dalla graduatoria, i ragazzi di Gotti sono al momento in linea con le direttive di inizio stagione dettate dalla società. L’obiettivo dichiarato dell’Udinese è infatti la salvezza, e alla luce di ciò e dei 18 punti attuali non possiamo parlare certo di cammino deludente. Tuttavia è chiaro che qualcosa è mancato a questa squadra, soprattutto dagli elementi giovani e con maggiore qualità. Si poteva sperare in qualcosa di più dalla gestione Tudor, perché magari si sarebbe potuti arrivare a Natale in una posizione di maggiore tranquillità. Chiudendo bene l’andata, però, il cammino non sarebbe che da considerarsi positivo”.

L’andamento di questa prima fase di campionato è stato tra alti e bassi, tanto da portare a un cambio di tecnico. Quali sono stati i momenti più difficili e come giudichi ad ora l’operato di Gotti?

“In estate Tudor aveva esposto un progetto tecnico ben definito, che partiva dalla difesa a 4 per dirne una. Poi le cose sono andate diversamente, dal punto di vista tattico e non solo. Qualcosa nello spogliatoio si è rotto, complice il caratterino del tecnico croato, e i risultati non ne hanno beneficiato. Il club ha affidato la panchina a Gotti, che è un tattico e non avrebbe intenzione di fare il primo allenatore. In giro di allenatori appetibili però non è che ce ne siano tanti, e l’Udinese ha deciso di continuare a puntare su un tecnico che con il lavoro di campo sta andando avanti nel modo giusto. Le difficoltà, complice un calendario complicato a inizio dicembre, ci sono state, ma la vittoria con il Cagliari ha posto ulteriore fiducia su Gotti, che sta lavorando bene”.

Siamo in pieno mercato invernale. Come ha intenzione di muoversi l’Udinese?

“Molto dipenderà dalle uscite, anche perché la rosa non necessita di stravolgimenti. A mancare, in teoria, è un esterno sinistro, e potrebbe registrarsi il rientro di Zeegelaar dall’Udinese. Per il resto bisognerà vedere se ci saranno assalti su alcuni dei pezzi pregiati bianconeri, tipo De Paul, ma non dovrebbe essere così. Circa l’interesse del Lecce per Nuytinck e Barak, posso dire che il difensore, diventato titolarissimo, difficilmente partirà. Diverso il discorso inerente la mezzala, che potrebbe prendere la via del Salento per trovare maggior impiego”.

Che gara ti aspetti lunedì pomeriggio al Via del Mare?

“E’ una gara importantissima per entrambe le squadre, lo dice la classifica. Il Lecce non ha mai vinto in casa e viene da due brutti ko di fila, ma è una squadra da non sottovalutare visto che si trova appena tre punti sotto i bianconeri. Sicuramente i 22 in campo sono consapevoli che dovranno dare tutto ed essere carichi al massimo vista l’importanza della posta in palio. Mi aspetto una gara lottata da ambo le parti”.

Come potremmo vedere l’Udinese dal primo minuto?

“Per Gotti non ci sono tantissimi dubbi, nonostante l’unico assente sia l’infortunato Samir. Difesa e centrocampo dovrebbero essere già fatti, con davanti a Musso il trio De Maio, Ekong e Nuytinck. In mediana Stryger-Larsen e Sema sulle fasce, e Fofana-De Paul ai fianchi di Mandragora. In avanti l’unico dubbio circa chi andrà ad affiancare Okaka. Al momento Lasagna è in vantaggio su Nestorovski in quanto più in forma”.