L’allenatore giallorosso concede una conferenza-fiume dopo la sconfitta contro l’Udinese e esamina tutti gli aspetti del critico pomeriggio. Traspaiono però tante sicurezze e delle positività

INIZIO. “Credo che la squadra oggi non ha iniziato male, era una partita complicata, il vento non aiutava e affrontavamo una squadra fisica. Per come siamo noi possiamo avere delle difficoltà. Nel primo tempo abbiamo concesso poco, solo un tiro da fuori di Mandragora”.

CONTINUAZIONE. “Nel secondo tempo l’Udinese ha spinto di più e noi abbiamo sbagliato troppo quelle giocate in uscita, tecniche. In area di rigore ci manca poi quel guizzo per sbloccare le gare. In area di rigore arriviamo e poi ci manca la scelta dell’ultimo passaggio. Ci manca cattiveria, rabbia per cambiare il trend”.

ATTEGGIAMENTO.“Nessuno di noi pensava di salvarsi a gennaio, proseguiamo così, ci sarebbero state delle difficoltà. Sono contento però che sotto il profilo della volontà e dell’abnegazione è tornata ai suoi livelli”.

CRITICITA’ UDINESE. “Se prendiamo un po’ la struttura fisica e le qualità dell’Udinese notiamo un abisso a livello fisico. Qui subentra la gestione tecnica, ma noi sbagliavamo cose abbastanza elementari di gestione, passaggi, controllo. Qualche giocatore crescerà, ci vuole pazienza, dobbiamo andare avanti”.

COSA SERVE. “Abbiamo giocatori con certe caratteristiche e senza altre. Di fronte a un centrocampo fisico soffriamo, e la rosa cercheremo di migliorarla così. In mezzo al campo abbiamo i giocatori contati, uno è squalificato, l’altro fuori dal progetto. Ci servono velocemente dei giocatori alternativi. Idealmente, giochiamo con due play, Tachtsidis e Petriccione, lì adattato”.

PETRICCIONE. “Facendo una partita straordinaria, va in difficoltà. Il cercare uomini a centrocampo non è un segreto. Oggi abbiamo tre centrocampisti, di cui uno infortunato. Dobbiamo farlo in fretta perchè abbiamo tanta difficoltà. La linea mediana fa la differenza”.

DIMENSIONE LECCE. “Fa parte della crescità, è che negli ultimi tre anni qui nessuno è abituato. Ci sono le categorie e bisogna avere dei pensieri di quello che sarà. Non comanderemo più partite come fatto prima. Il Lecce ora ha la possibilità di lottare, avendo predominio solo a tratti. La dimensione del Lecce è di una squadra che deve mantenere la categoria facendo il 150% di quello che deve fare. E’ normale avere momenti di difficoltà nell’arco del campionato”

CONTENTO DELLA SQUADRA. “Oggi, non mi sento di dire alla squadra qualcosa invece da dire dopo Bologna. Sono dispiaciuto per la sconfitta, amareggiato, ma non posso dire che la squadra non ha provato a vincere. Abbiamo tanti limiti, ma qualche pregio. Donati e Dell’Orco hanno fatto una buona gara, ordinata. Dietro si va sotto pressione, gli avversari ti mettono in difficoltà e se non si ha un collettivo forte fisicamente, si soffre”.

BABACAR. “E’ un ragazzo molto sensibile, quando è arrivato ha avuto il peso del suo modo di essere. Non aveva una condizione accettabile. Ha qualità importanti, calcia in porta in modo cattivo. E’ una risorsa molto importante. Sta recuperando dalla condizione, oggi ha fatto 35′ e continuerà a crescere. Quelli che abbiamo non hanno problemi, spero, e quelli che arriveranno spero abbiano delle nuove caratteristiche. Non mi aspetto salvatori della patria”.

MENTALMENTE. “Faccio fatica a parlare dell’astratto. Cosa cambia? Non so, che deve cambiare? Dopo Firenze non si è raggiunto un obiettivo, se abbiamo fatto questo è un grande limite mentale. Non so, ripeto. Non so se certe situazioni abbiano dato rilassamento?Non posso credere che la mia squadra abbia fatto questo”.

IN A NON SI PASSEGGIA. “Le altre squadre crescono e noi dobbiamo crescere capendo le partite. Dopo Bologna ero deluso per la prestazione, oggi sono deluso solo per il risultato. Non metto mai in preventivo delle partite-passeggiate. Se qualcuno pensa che in A ci siano partite così, abbiamo sbagliato campionato. Ogni volta può succedere tutto”.

INVERSIONE RISPETTO AL PASSATO. “Dipende dall’avversario. Credo che abbiamo fatto un buon primo tempo, ma poi abbiamo sofferto di più, pur avendo delle situazioni per fare male. La giocata ci sta, l’uno contro uno pure.

AVANTI. “Ma nei quindici-sedici metri ci vuole la giocata definitiva. Questa è la Serie A. Per vincere le partite devi organizzare e poi avere qualità negli ultimi metri. Non posso dire alla squadra che non ha creato, io faccio il confronto tra oggi e il Bologna. Oggi siamo stati in partita sempre, col Bologna no”.

GOL ANNULLATO. “Non vedo gli episodi lontani, sul VAR non ho la visuale. Credo di non avere nessun dubbio. Se c’è il VAR c’è il VAR punto. Su Babacar? Ho delle perplessità perchè Okaka per esempio ha placcato più volte Rossettini a centrocampo. Se la linea dell’arbitro è quella, perchè annullare l’azione di Baba? Questo mi dà fastidio perchè è un po’ chirurgico. I mezzi falli innervosiscono le partite”.

ARBITRO. “Con il sig. Giua non ho un buon feeling, con lui non ho mai avuto qualcosa di positivo, e penso neanche lui con me. Siamo sfortunati nella direzione e in tante situazioni che vanno ad innervosire la gara”.

CAMBI DI GIOCO? “Loro non devono mai perdere la fiducia nel nostro modo di giocare. Non abbiamo altri modi di giocare, se no si faceva un altro tipo di campagna acquisti, non abbiamo altre strade con me allenatore. Abbiamo giocatori di qualità, che devono essere supportati. Gli attaccanti, però, devono determinare le partite”.