“Più che tentare di vincere, cosa che in quel momento appariva improbabile, avrei cercato di tenermi stretto il pari”, ha affermato l’ex calciatore giallorosso
Aldo Sensibile, ex calciatore giallorosso, parla a La Gazzetta del Mezzogiorno del Lecce, della situazione relativa al mercato di gennaio e degli errori di Liverani contro i friulani nel match di lunedì sera.
NUOVI ACQUISTI DI ESPERIENZA. “Servono tre quattro innesti, ma almeno due di spessore, un autentico leader a centrocampo ed un difensore centrale forte dal punto di vista tecnico-tattico, che abbia personalità e sia in grado di comandare a dovere la retroguardia. Già in avvio di torneo ho avuto modo di sottolineare come avrei preferito una campagna acquisti fondata sulla qualità e non sulla quantità. Cinque-sei uomini navigati e di provato affidamento invece dei tanti volti nuovi ingaggiati, molti dei quali tutti da verificare. Tra la A e la B c’è un abisso. Tra i cadetti si gioca a pallone, nella massima serie si gioca a calcio. Servono personalità, cifra tecnica, esperienza a certi livelli, mentre la maggior parte dei protagonisti della splendida promozione conquistata dal Lecce nel 2018/2019, nella propria carriera, tutt’al più avevano collezionato poche presenze in A”.
BUON BOTTINO DI PUNTI. “Tutti hanno dato il massimo, ma reggere per mesi al top nel torneo italiano più importante non è affatto facile se non si ha l’abitudine a cimentarsi a certi livelli. Alla lunga si paga lo sforzo ed è ciò che è accaduto, anche a causa di taluni infortuni e di alcune squalifiche che vanno messi in preventivo nell’arco di una annata agonistica. A tirare la carretta sono stati sempre gli stessi uomini, che per di più non conoscevano affatto le dinamiche della A. Del resto, il problema dei troppi gol incassati, spesso per errori individuali, si è evidenziato anche nel periodo nel quale i risultati non sono stati negativi”.
PRONTI AD INTERVENIRE SUL MERCATO. “E’ importante che sia così ma chi arriverà dovrà essere nelle condizioni di fare compiere un salto di qualità. Quando ho allenato l’Ascoli in massima serie, al presidente ho chiesto innanzitutto l’ingaggio di Brady a centrocampo perché mi garantiva personalità e leadership. Non sbagliai a volerlo, in quanto fece girare tutto il collettivo, fungendo da punto di riferimento. Al Lecce servono due elementi così, uno al centro della retroguardia ed uno nella zona nevralgica del campo. Altrimenti si allungherà solo la lista dei calciatori a disposizione, ma non è detto che portino nulla di più di una alternativa”.
MALE LIVERANI. “Nel match perso contro l’Udinese ha peccato di presunzione. Nella ripresa, era evidente che i friulani, che vantano ben altra fisicità rispetto al Lecce, fossero in netto crescendo e che i giallorossi, di contro, stessero soffrendo. Ma il tecnico capitolino ha scelto di fare uscire Tabanelli, sostituendolo con Farias, che dà meno garanzie nella fase di non possesso. Più che tentare di vincere, cosa che in quel momento appariva improbabile, avrei cercato di tenermi stretto il pari”.
Sono d’accordo al 100%!!!!
Sono pienamente d accordo con te. Aldo, hai fatto un analisi corretta e veritiera. Spero che si rinforzera il centrocampo perché. Liverani gioca sempre con 4312, e tutto deve funzionare come un orologio svizzero.
Ha perfettamente ragione
Grande Aldo Sensibile
Ma cosa dice Sensibile? Ma non ha visto la partita? Se l’avesse vista avrebbe notato che Tabanelli era scoppiato e non si reggeva più in piedi e andava sostituito e l’unico centrocampista in panchina era Shackhov che se fosse entrato i friulani se lo sarebbero mangiato vivo vista la sua leggerezza e lentezza. Alcune volte questi personaggi preistorici farebbero meglio a tacere.
Sante parole soprattutto sugli acquisti