I gol di La Mantia e Falco consegnarono al Lecce tre punti fondamentali in una gara indicata spesso dai protagonisti della promozione come decisiva per il salto in Serie A.
Quando a un componente di quella banda che, con Fabio Liverani alla guida, l’anno scorso centrò la promozione viene chiesto di indicare un match decisivo per il salto in A, spesso la risposta ricade su Perugia-Lecce. Match che viene facile ricordare quest’oggi in quanto si svolse, in un calendario anomale rispetto al solito, proprio il lunedì di Pasquetta. Consentendo così ai tifosi salentini di festeggiare il doppio.
Eppure le premesse di quella sfida non erano esattamente delle più favorevoli a Mancosu e compagni. Il Lecce non si trovava infatti nel miglior periodo della sua esaltante stagione. Fuori casa era reduce dalla brutto ko di Cremona, a cui fece seguito la più sofferta del previsto vittoria sul Carpi. Di contro gli umbri guidati da Nesta erano tra le compagini più in palla del torneo, proiettati verso un sicuro piazzamento playoff.
Soprattutto i giallorossi arrivavano al Curi in piena emergenza, privi in difesa di Lucioni, Fiamozzi e Calderoni, con un Riccardi titolare un anno e mezzo dopo e Meccariello adattato a destra. Come se non bastasse, sul capoluogo umbro è diluvio: non un toccasana per il gioco palla a terra di Liverani.
E infatti sul rettangolo verde è battaglia vera sin da subito. A Verre risponde Majer, con il primo che trova super Vigorito e il secondo che fallisce un rigore in movimento. Ad aprire il tabellino è poi il solito La Mantia che, poco prima dell’intervallo, finalizza di testa il cross di Falco. Ma il Perugia c’è, gioca ed ha un gran carattere, tanto da riequilibrare subito il punteggio con Falzerano.
La battaglia nel fango del Curi prosegue senza esclusione di colpi in una ripresa che il Lecce approccia meglio, venendo premiato dal colpo da biliardo di Falco, che al 55′ riporta avanti i suoi. Poi è assedio Perugia, i giallorossi sprecano in contropiede e devono ringraziare san Vigorito, provvidenziale in almeno tre occasioni. Ci sono i guantoni del sardo, la testa dura di La Mantia e il piedino fatato di Falco, ma anche il sacrificio e l’abnegazione dei compagni, sui tre punti di Pasquetta che peseranno come un macigno sulla promozione in Serie A.