L’ex terzino destro, tra le altre, di Lecce, Livorno e Sampdoria, oggi nello staff della compagine labronica, è intervenuto durante la nostra diretta di ieri. La sua posizione sul ripartire o no è parsa abbastanza netta.
QUARANTENA. David Balleri esordisce con il racconto della sua quotidianità in isolamento domiciliare: “Passo questo periodo in casa a mangiare e bere. Sono nella mia Livorno. A parte gli scherzi, passo questo periodo come tutti. Cerco di stare attento a ogni uscita, fatta per fare la spesa e solo per necessità. Ero passato a fare il team manager nel Livorno, purtroppo quest’esperienza si è fermata. Speriamo di riprendere, ma solo quando tutto sarà sistemato“.
STAGIONE 2019/2020. “Per me quest’anno secondo me non si ricomincia. Tutto va azzerato e il campionato 2020/2021 con le stesse squadre in Serie A e in Serie B. Purtroppo, il coronavirus non è colpa di nessuno. C’è una pandemia e vanno rispettate le regole. Vedo le pronunce di vari presidenti, ma non credo che i calciatori vogliano scendere in campo per giocare a pallone”.
A LIVORNO. “Come organizziamo il lavoro? Ci vediamo tre volte la settimana su Zoom. Programmiamo un lavoro da fare in casa e tutte le varie sessioni di allenamento”.
PUNTO DI VISTA. “Io penso di ragionare come tante persone. E’ inutile far iniziare rischi. Ogni trasferta ci espone a tanti rischi, in campo, in treno e in aereo. Noi per esempio abbiamo affrontato il Venezia, che tre settimane fa aveva un positivo. Il valore della salute va preservato ad ogni costo, null’altro ha senso se non si rispetta la salute. Chi pensa oggi ai suoi interessi non ha capito niente”.
BINARI DIVERSI TRA SERIE A, B E C. “Un atteggiamento diverso per la massima serie? Non so come possano pensare di poter iniziare. In Lombardia ci sono quattro squadre: Milan, Inter, Atalanta e Brescia. Bergamo, Brescia e Milano sono state tra le zone più infestate dal COVID-19. Come si può pensare di fare una trasferta lì in questo quadro con tantissime persone contagiate?“
INTERESSI ECONOMICI. “Le grandi squadre perdono poco. Le piccole perderanno tanto economicamente. Bisogna stare più attenti alla loro tenute. Se Lazio, Juventus, Inter, Milan e Roma perdono 5-6 milioni, li riguadagnano. Bisogna fermare tutto e ripartire dal prossimo anno”.
AZIONI DEI CALCIATORI. “Serve però l’intelligenza del calciatore, che si deve opporre all’ingresso in campo senza le condizioni per poter giocare. Io calciatore non devo assolutamente rischiare la mia salute e quella della mia famiglia, perché poi ovviamente devo andare a casa”.
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