La stagione 1987/1988 è scolpita nella mente dell’ex calciatore giallorosso, che ha militato in maglia giallorossa per quattro annate.
Il centrocampista ricorda il torneo di serie B, culminato con la promozione in A, nell’intervista rilasciata al La Gazzetta del Mezzogiorno (e curata da Antonio Calò).
RICORDI. «Il gol con il quale, il 24 aprile 1988, ho sbloccato il risultato della gara casalinga tra Lecce e Piacenza lo ricordo bene. Ne ho segnati pochi, nella mia carriera, quindi li rammento tutti. La difesa avversaria respinse il pallone che giunse tra me e Levanto. Anticipai anche Dario e lasciai partire una rasoiata dalla lunga distanza che, passando tra una selva di gambe, andò ad insaccarsi a fil di palo. Il portiere avversario vide probabilmente la sfera solo all’ultimo momento. La mia rete arrivò ad inizio primo tempo, mentre in avvio di ripresa raddoppiò Vincenti. Così ci imponemmo per 2-0, riscattando la sconfitta per 3-1 che avevamo subito nel girone di andata sul terreno dell’undici emiliano».
STAGIONE AGONISTICA. «Durante la fase ascendente della stagione perdemmo 5 match. Le cose non stavano andando come si sperava. Nella terza giornata di ritorno fummo sconfitti per 3-2 a Barletta (il 21 febbraio 1988 n.d.r.). Mazzone, l’allenatore dell’epoca, grandissimo tecnico ma anche uomo di enorme spessore, andò su tutte le furie. D’intesa con il club, decise di non fare ritorno a Lecce, ma di portarci direttamente in ritiro, in una località di mare. Gli alberghi erano ancora tutti chiusi perché eravamo in pieno inverno. Ne fu aperto uno appositamente per ospitare noi. Il ritirò continuò per più di un incontro. Ebbene, da quel momento in poi, restammo imbattuti sino alla fine del campionato, inanellando 16 risultati utili di fila, 8 successi ed 8 pareggi, brindando al salto di categoria con un turno di anticipo, pareggiando per 1-1 a Messina. Lungo il viaggio di ritorno dalla Sicilia cantavamo a squarciagola in pullman. Nell’isola, al nostro fianco ci furono, come sempre, tantissimi tifosi, che fecero festa con noi».
LECCE DI OGGI. «In questa annata, in massima serie, ha avuto alti e bassi, ma per una matricola è fatale che sia così e che ci sia da soffrire sino in fondo. I giallorossi, comunque, sono in corsa per la permanenza ed hanno le carte in regola per conquistarla, nel caso in cui si dovesse concludere il torneo. Personalmente, ho molti dubbi circa l’opportunità di tornare in campo, in quanto ritengo che ci sarebbero parecchi rischi. Ma mi rendo conto che, dal punto di vista economico, il danno sarebbe enorme, sia per il mondo del calcio, che è la terza industria italiana, che per il Paese. Pertanto, suppongo che si proverà a riprendere la stagione».
