Il Ministro dello Sport ha rilasciato un’intervista a Che tempo che fa dove ha parlato della possibile ripresa in ottica emergenza sanitaria.
NULLA E’ SCONTATO. “Squadre in campo per allenarsi il 18 maggio? Sì, nella misura in cui dobbiamo arrivare a quella data con tutti i protocolli per la sicurezza. Nulla è scontato. In questi giorni c’è un tentativo maldestro di alcuni presidenti di Serie A di trasformare questo “vedremo” del governo in una incapacità di decidere o volontà di non decidere o di penalizzare il calcio. Non è così, questa è una ripresa graduale e per questa servono protocolli rigidi. La Figc ha registrato un protocollo e ieri il comitato tecnico ha rilevato che non è ancora sufficiente. Verranno fatti degli approfondimenti ma serve del tempo“.
CALCIO AZIENDA IMPORTANTE. “Posso dire che con il presidente Gravina ho un ottimo rapporto e sta facendo un ottimo lavoro. La Lega di Serie A non è incline alla possibilità che il governo fermi allenamenti e campionati, tutt’altro. Ribadisco, il mondo del calcio lo devo sostenere, sapendo che è un’azienda che dà al fisco 1 miliardo e mezzo all’anno che servono a sostenere tutti gli altri sport“.
LE PROSSIME FASI CE LE DOBBIAMO GUADAGNARE. “Nella video call con i rappresentanti della Federcalcio abbiamo detto questo, è anche uno dei rilievi del comitato tecnico scientifico. E non solo da noi: poco fa il ministro spagnolo ha detto che non sa se ripartirà il campionato, ha molti dubbi, l’Olanda si è fermata. Era importante dare un segnale, ma le prossime fasi ce le dobbiamo guadagnare. Già immagino che qualcuno nella Lega Serie A si sarà agitato“.
SPORT INDIVIDUALI NON ALLENAMENTI. “Le misure le abbiamo proposte noi al presidente Conte. Le buone notizie sono la ripresa dell’attività sportiva e motoria nei parchi. E l’allenamento degli atleti professionisti e non professionisti ritenuti di rilevanza nazionale dal Coni e dal Comitato paralimpico. Un modo per riprendere gli sport. Ma parliamo di sport individuali, non allenamenti individuali“.