L’attuale centrocampista del Monza ha griffato con un suo gol la promozione matematica dalla C alla B, centrata dal Lecce il 29 aprile 2018.
Il calciatore, che ha realizzato la rete, che ha permesso alla compagine salentina di battere per 1-0 la Paganese, si concede a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) nel ricordo di quella partita e della festa finale.
RICORDI. «Si tratta di un ricordo che resterà indelebile nella mia mente ogni attimo. Dalla marea di auto e di persone, che abbiamo incontrato con il pullman, quando ci siamo recati al Via del Mare, al boato del pubblico che ci ha accolti quando siamo usciti sul manto erboso per il riscaldamento. Al colpo d’occhio che gli spalti gremiti offrivano, già un’ora prima del fischio d’inizio. Come potrei dimenticare il gol. Costa Ferreira ha battuto un calcio d’angolo corto per Arrigoni, che ha crossato. Ho anticipato il mio marcatore al vertice dell’area piccola, sul primo palo, ed ho insaccato con un preciso colpo di testa. Il Via del Mare è esploso, mentre io ho dato libero sfogo alla mia gioia, correndo verso la tribuna, dove c’erano la mia compagna, mia madre, altri parenti e qualche amico. In seguito, abbiamo amministrato una gara, nella quale contava solo vincere per chiudere i conti. II Lecce attendeva il ritorno in B da sei stagioni».
AL FISCHIO FINALE FESTA. «Quella in campo, con i giri sulla pista di atletica di tutti i protagonisti. Con il pubblico in tripudio sugli spalti. Poi per la città, sul pullman scoperto che avanzava a stento tra due ali di folla. L’arrivo in piazza Sant’Oronzo, dove sembrava che si fosse dato convegno l’intero Salento. Infine, la serata in un noto ristorante della zona, organizzata dalla società. Tutto fantastico».
NON TUTTO E’ FILATO LISCIO. «Abbiamo vissuto tre settimane difficili, nelle quali abbiamo pareggiato in casa con l’Andria, perso a Caserta e pareggiato al Via del Mare con il Siracusa. Dopo l’1-1 con i siciliani siamo andati in ritiro a Roma, per preparare la partita esterna con la Reggina, che abbiamo vinto per 1-0, con spirito di sacrificio e compattezza. Il nostro successo sugli amaranto è coinciso con lo 0-0 imposto dalla Juve Stabia al Catania, che ci ha lanciati definitivamente verso la serie B».
TRA LECCE E MONZA NELLA STAGIONE SUCCESSIVA. «Per i primi due mesi non ho mai giocato e per me sono state settimane durissime. Poi ho avuto una chance e l’ho sfruttata, dimostrando di essere all’altezza. Nel mercato di gennaio è arrivata la proposta del Monza e l’ho valutata ed il club salentino l’ha ritenuta congrua dal proprio punto di vista. Così l’operazione è andata in porto. Avevo ammirato Berlusconi e Galliani sul tetto d’Europa e del mondo con il Milan e mi ero sempre chiesto come potesse essere giocare in un loro club. Ora l’ho scoperto. Si intendono di calcio come pochi. Tutto funziona alla perfezione. Ogni dettaglio è curato. Nulla viene lasciato al caso. Disponiamo di un collettivo di prim’ordine guidato da mister Brocchi. Sino alla sospensione dovuta alla pandemia da Covid-19, abbiamo disputato una grande stagione, accumulando un vantaggio di 16 lunghezze sull’inseguitrice più immediata. Speriamo di potere concludere l’annata agonistica perché meritiamo di completare l’opera».
LECCE DI OGGI. «L’ho visto giocare dal vivo a Milano, prima contro l’Inter e poi contro il Milan, ed in tv quando mi è stato possibile. Mister Liverani ha confermato di essere bravo, il gruppo è valido e la società è una garanzia. La squadra esprime quasi sempre un buon calcio».
