A partire dal 4 maggio studenti e lavoratori fuori sede potranno far ritorno nelle proprie città di residenza. C’è preoccupazione per i biglietti già esauriti, ma sono molti meno di due mesi fa.
La Puglia ed il Salento si preparano ad un nuovo flusso di rientri previsto a partire da lunedì 4 maggio. Da quando, ovvero, vi sarà l’avvio operativo della Fase 2 di lotta al coronavirus, quella di un lockdown più allentato che consentirà a lavoratori e studenti fuori sede di far rientro presso le proprie abitazioni di residenza.
E per tornare nelle terre natie usufruiranno di mezzi i cui biglietti sono già andati volatilizzati in poche ore, almeno per quanto riguarda le date immediatamente successive alla riapertura. Un nuovo rischio di esodo da chi risiede in regioni decisamente più interessate dalla pandemia, dunque. Esodo che appare tuttavia una parola ben più fuori luogo rispetto a quando, nelle prime settimane di marzo, ogni trasporto venne preso d’assalto registrando, ad esempio, il ritorno di oltre 23mila pugliesi.
Treni e soprattutto aerei a disposizione dei cittadini sono infatti in percentuale pesantemente ridotta rispetto alle prime settimane di marzo. La maggior parte delle linee sono state sospese si dall’inizio del lockdown, e verranno riattivate solo tra il 18 maggio e la prima settimana di giugno, come già annunciato in particolare da compagnie aeree come Alitalia. Gli stessi pullman, oltre ad essere stati anch’essi soggetti al dimezzamento dei viaggi, potranno ospitare meno della metà della capienza usuale per la legge sul distanziamento sociale.
Infine, come stabilito nell’ultimo Dpcm e nelle ordinanze regionali, vigerà l’obbligo di guanti e mascherina a bordo dei mezzi e quarantena fiduciaria di quindici giorni una volta rientrati in Puglia. Nulla di paragonabile ai grandi pericoli corsi due mesi fa. Questo sarà un rientro ben più controllato.