Il primo maggio 2005, al Via del Mare, è andata in scena una delle sfide più spettacolari della storia del Lecce, nella quale i giallorossi si sono imposti per 5-3 sulla Lazio, nelle cui file giocava Liverani.
Il match ha proposto un’altalena di emozioni: gol di Dalla Bona, su rigore, poi pareggio di Rocchi. II Lecce si è quindi portato sul 2-1 con Vucinic. In avvio di ripresa, poi, la Lazio si è portata sul 3-2 grazie ad una doppietta di Rocchi. Infine, le reti di Diamoutene e la doppietta di Vucinic.
E proprio Souleymane Diamoutene parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) di quella partita e di quell’annata.
RICORDI DEL MATCH. «Era il Lecce di Zeman, votato all’attacco, capace di segnare tanto, ma che purtroppo incassava anche molti gol. Esprimevamo un gioco molto divertente. Il match con la Lazio è stato esaltante, ricco di colpi di scena. Ricordo che volevamo assolutamente vincere tant’è che, dopo avere siglato la rete del momentaneo 3-3, non ho nemmeno esultato. Su un corner, sono salito più in alto di tutti e con un preciso colpo di testa ho mandato la sfera alle spalle di Peruzzi. Poi Vucinic ha completato l’opera”.
RICORDI DELLA STAGIONE. “Abbiamo disputato un ottimo girone di andata, regalandoci belle soddisfazioni. Nel ritorno siamo calati, ma comunque ci siamo salvati. Il gruppo era solido, ricco di bravi calciatori. Nel mercato invernale è stato ceduto Bojinov, che era il nostro cannoniere, ma ha avuto spazio a tempo pieno Vucinic, che alla fine ha messo a segno 19 centri, meritando l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori. La maggior parte dei componenti dell’organico ha avuto una carriera di rilievo».
PARAGONI CON IL LECCE DI OGGI? «Non penso che ci siano molte similitudini. Le filosofie di gioco sono differenti. Ritengo che la rosa del 2004/2005 fosse più forte, per individualità, di quella attuale, che comunque si sta facendo apprezzare e merita i complimenti, mentre il tecnico romano si sta dimostrando molto bravo».