Su Gazzetta.it si parla dell’ultimo capitolo dello scontro tra la Lega Serie A e i broadcaster sulla questione diritti tv per il massimo campionato.
“Uno sconto che può arrivare fino a 255 milioni sui 790 da pagare ai club per i diritti tv del campionato di Serie A previsti per la stagione 2020-2021. E’ il punto di caduta più alto tra le proposte presentate dai broadcaster alla Lega di Serie A, in conseguenza dell’attuale sospensione del campionato determinata dall’emergenza coronavirus”. Così il sito della Rosea presenta la situazione relativa ai contratti in essere con le televisioni, voce (troppo) importante dei bilanci della società di A.
Per il triennio 2018-2021 i diritti per l’Italia sono assegnati a Sky e Dazn, gestita da Perform. Per l’estero, invece, l’aggiudicatrice è Img. Dopo i contrasti dei giorni scorsi, si è aperta una trattativa tra le tre società, che chiedono uno sconto sull’ultima rata da versare per la stagione 2019/2020, e le compagini. L’alternativa, flessibile, potrebbe prevedere anche delle dilazioni per il prossimo torneo.
In base alle sorti del campionato, ad esempio, Sky ha proposto diverse risoluzioni in caso di ripresa. Sempre su Gazzetta.it si legge di “riduzione del corrispettivo per i diritti per la stagione pari a circa 120-140 milioni di euro, il 15-18% dei 790 milioni complessivi previsti per il 2020/21 (e uno sconto di 255 milioni invece in caso di stop definitivo)“.
I club, come deciso nell’ultima assemblea, non vogliono concedere sconti. La questione, però, è aperta, in quanto le società hanno un differente orientamento. C’è chi è più oltranzista e chi, invece, vorrebbe dialogare per una soluzione comune.
Il timore al riguardo è che questa vicenda s’intrecci in una battaglia legale pesante per il futuro. Perché? Nel 2021 si chiuderà il triennio e nel 2021-2024 ci sarà il prossimo bando per la vendita dei diritti. L’altra notizia di oggi è l’interesse, evidenziato in quest’articolo, di CVC, un gigante del private equity internazionale che potrebbe inserirsi nella partita. Il fondo, già noto nel mondo dello sport per investimenti in Formula 1, vorrebbe creare una creare una newco dove confluirebbero i diritti tv venduti dal 2021 e sarebbe la newco a trattare con i broadcaster per la rivendita.