In giornata si sono registrati nuovi sviluppi sulla gestione della ripresa dei lavori. Il Comitato Tecnico Scientifico ha chiesto delle modifiche vincolanti alla FIGC. Il nodo, confermato dal Ministro Spadafora, è sempre l’eventuale contagio di un tesserato.
Una quarantena di 14 giorni per tutta la squadra in caso di positività anche di un solo componente del collettivo: è questa la richiesta che il Comitato Tecnico-Scientifico che lavora a supporto del Governo ha fatto alla FIGC per concedere la ripresa degli allenamenti collettivi a partire dal prossimo 18 maggio.
Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, ai microfoni di Rai 1, ha confermato l’orientamento del comitato e ha descritto così la situazione Serie A: “È stata individuata una possibile via d’uscita tecnica, sostanzialmente quella di una bolla sterile nella quale entrano giocatori e staff negativi, un grande ambiente sterile senza presenza di virus: e dovranno tutti restare in isolamento, come una grande famiglia. Tutelerà la loro salute, e quella di chi sta con loro, ma chiede un grande sacrificio, quello dell’isolamento assoluto, e un’assunzione di responsabilità da parte della Lega calcio”.
Il placet finale dovrà essere apposto dal Presidente del Consiglio: “È possibile così che dentro questo ambiente riprendano gli allenamenti di squadra. L‘ultima parola spetterà poi al presidente del Consiglio, Conte, e al Consiglio dei ministri. Al governo spetterà valutare gli altri aspetti del problema, che non è solo sportivo ma tocca un indotto occupazionale ed economico importante: tutti temi che dovranno essere messi sul tavolo”.
Ma sospendetelo sto cacchio di campionato
Ma sospendetelo sto cacchio di campionato.