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GdM – Dainelli ricorda Hellas Verona-Lecce 0-0 del 2001: “Un pareggio utile per restare in A. Il pubblico ci diede una mano importante…”

La gara disputata al Bentegodi il 12 maggio 2001 fu una tappa-chiave per il Lecce nell’ottica della corsa verso la permanenza in A, nell’annata agonistica 2000/2001.

L’undici salentino, in quel periodo allenato da Alberto Cavasin, era obbligato a fare punti nella sfida esterna con i gialloblù veneti, avversari diretti nella corsa-salvezza. I giallorossi ci riuscirono, pareggiando per 0-0. Tra i protagonisti del match con l’Hellas ci fu il difensore Dario Dainelli: l’ex difensore, che attualmente lavora nell’area organizzativa della Fiorentina, ricorda quella gara e quella stagione nell’intervista concessa a La Gazzetta del Mezzogiorno (realizzata da Antonio Calò).

RICORDI DEL MATCH. «Nonostante siano passati 19 anni, ricordo bene la partita con i gialloblù in quanto, dopo la sua conclusione, ricevetti la notizia di essere stato convocato nella nazionale under 21 da mister Gentile, cosa che mi regalò una gran bella soddisfazione. Marcai Bonazzoli, altro giovane in rampa di lancio, molto quotato. L’incontro andò bene sia sul piano della prova d’assieme che della prestazione personale e si concluse con un risultato positivo per il Lecce. Per me, quella in giallorosso è stata la prima esperienza in A».

UNA SALVEZZA RAGGIUNTA ALL’ULTIMO TURNO. «In massima serie, accade spesso che i team che mirano alla salvezza debbano battagliare sino alle battute conclusive. Noi la spuntammo in extremis, battendo la Lazio davanti al nostro pubblico, in una giornata caldissima di giugno, in un Via del Mare stracolmo. Il pubblico ci diede una mano importante, trascinandoci con il proprio calore, e noi demmo tutto sul rettangolo verde, superando per 2-1 i biancocelesti. Una stagione è fatta di tanti momenti, che dipendono da numerosi fattori. Conta soprattutto tenere botta nei periodi bui e noi ci riuscimmo, raggiungendo proprio in extremis, ma con pieno merito, l’obiettivo della permanenza».

FESTEGGIAMENTI PER LA CONQUISTA DELLA PERMANENZA. «Ero giovane e mister Cavasin mi diede fiducia per buona parte del girone di ritorno. Per me, quella in maglia giallorossa è stata una gran bella avventura. Non a caso sono legato al Lecce ed al Salento, perché mi sono trovato benissimo con la società, con il gruppo e con la piazza. Quando la gara con la Lazio terminò fu festa grande, prima in campo e poi in giro per la città. C’era un grandissimo entusiasmo intorno alla squadra».

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3 anni fa

Un furto…ci annularano un gol regolarissimo nel recupero

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