L’ex centrocampista giallorosso parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) del Lecce di oggi, della pandemia e ricorda, infine, le sue stagioni giallorosse.
DIFFICILE RIPARTIRE. «Ho visto spesso le partite del Lecce in televisione ed i giallorossi mi sono quasi sempre piaciuti. Liverani sa far giocare bene la propria formazione, che ha i mezzi per salvarsi in caso di ripartenza. In Italia, però, pur con una situazione decisamente migliorata rispetto ad oltre due mesi fa, non siamo ancora a zero contagi per quel che riguarda la pandemia da Covid-19. Non mi sembra, pertanto, che ci siano le condizioni per tornare in campo».
Drissa Diarra, originario del Mali, cresciuto nel vivaio giallorosso, attualmente in forza all’Otranto, in Eccellenza, ricorda poi le sue stagioni giallorosse. Il 19 maggio 2007, infatti, il Lecce sì impose sul Vicenza, vincendo 3-1 al «Romeo Menti». Il match con i biancorossi ha avuto un sapore del tutto particolare per il centrocampista.
PARTITA DA RICORDARE. «Quella con il Vicenza è stata la mia prima partita da titolare disputata con la casacca del Lecce. Avevo esordito in A nel 2003/2004, a 18 anni, per poi collezionare altre tre presenze in massima serie, sempre da subentrante. Nel 2006/2007 sono stato in prestito alla Lucchese, in C1, nella prima parte della stagione, facendo ritorno nel club salentino nel mercato di riparazione. Ebbene, mister Papadopulo mi aveva sempre impiegato ad incontro in corso ma, contro i biancorossi veneti, mi ha fatto giocare da titolare. Ero emozionato, orgoglioso di indossare dal primo minuto una maglia tanto pesante e prestigiosa».
BUON ANDAMENTO DELLA STAGIONE. «Nel gennaio 2007 sono stati ingaggiati calciatori di assoluta caratura come Simone Tiribocchi, Zanchetta, Munari e Cottafava. Così, nel ritorno, ci siamo comportati molto bene. A Vicenza abbiamo disputato una grande gara, con il “Tir” protagonista assoluto ed autore di una tripletta. Non è certo azzardato sottolineare che, nella seconda fase della stagione 2006/2007, abbiamo gettato le basi della promozione, che poi nell’annata seguente, sempre con Papadopulo a guidarci. Quello del 2007/2008, del resto, è stato uno schieramento di altissimo livello, nel quale personalmente ho fatto la mia parte da comprimario, ma ho anche avuto la soddisfazione di essere convocato nella nazionale del Mali».