Il 17 giugno 1970 Città del Messico ospitò la partita che ancora oggi resta la più importante giocata nella storia ultra centennale del calcio.
Italia-Germania 4-3, Basta solo quello per ricordare, anche a chi non era nato quel 17 giugno 1970, che il match resta ancora oggi (e ancora lo sarà per decenni e decenni) la partita del secolo. Quel giorno lo stadio Azteca ospitò la semifinale della Coppa Rimet, tra due avversarie fortissime ricche di campioni, un posto in palio per la finalissima.
ACCADDE DI TUTTO. Una vera e propria altalena di emozioni, all’interno di una gara, che non può essere considerata una semplice partita di calcio. Seppur importante. Roberto Boninsegna, con un sinistro da fuori area, porta in vantaggio l’Italia nel primo tempo; il clamoroso 1-1 di Schnellinger in extremis, dimenticato dalla difesa azzurra e a segno in spaccata; il rapinoso tocco di Gerd Müller che beffa Albertosi e Poletti, con il pallone che lentamente supera la linea bianca; il mancino chirurgico di Gigi Riva dal limite dell’area, 3-2 per l’Italia; il secondo gol di Müller, palla che si infila tra il palo e Rivera coperto di insulti da Albertosi; Boninsegna esausto rimette al centro dell’area per l’accorrente Rivera, piattone destro a spiazzare Maier, 4-3 definitivo; l’urlo in sottofondo del tecnico Rai che ripete “Vinciamo!”.