Dopo il tonfo del progetto Montella, con Iachini sono arrivati i punti utili a risalire la china. Lo spettro della retrocessione dovrebbe essere presto scacciato, ma di ombre ce ne sono tante.

Mentre il Lecce impattava a reti bianche sul campo del Cagliari, la Fiorentina prossima avversaria dei giallorossi otteneva lo stesso esito, ma per 1-1, con il Verona. I viola arrivano al match di mercoledì forti di un importante +7 sui giallorossi che vuol dire salvezza a un passo. Eppure la situazione nel capoluogo toscano non è certo delle più distese.

In primis c’è tanta delusione ed amarezza per un campionato che si prospettava bene diverso e che, nonostante siano state superate le difficoltà iniziali, non è mai decollato, tutt’altro. Naufragato il già balbettante progetto-Montella, per causa del tecnico ma anche per i tanti giovani (Chiesa incluso) che hanno girato ben al di sotto delle loro qualità, Commisso è stato costretto a ripiegare su Iachini. Non c’era tempo di pensare troppo al futuro, ma di mettere in cascina punti salvezza.

Salvezza che, soprattutto dopo i tre pesantissimi risultati utili di fila, appare alla portata. I 36 punti valgono una permanenza virtuale per una squadra che, nonostante ciò, continua di volta in volta a deludere le attese. Salvata da Dragowski con il Cagliari, ieri solo all’ultimo respiro ha evitato il ko con il Verona. Ora Beppe Iachini deve solo pensare a far arrivare la barca al porto, dopodiché saranno saluti con Spalletti e De Rossi in pole position per il futuro.

Il presente dice, appunto, qualche difficoltà d’espressione per il 3-5-2 viola. Il quale potrà però contare al Via del Mare su Ribery, unico apparso sempre sul pezzo nel complicato post lockdown. Il francese è uscito nell’intervallo causa acciacco fisico ieri, ma dovrebbe aver completamente recuperato per essere arruolabile con il Lecce. In suo supporto, Iachini cerca risposte da Castrovilli, Chiesa e Vlahovic su tutti. Tre che, dopo un buon inizio, stanno girando al di sotto delle rispettive potenzialità.