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Liverani alla ricerca della gloria contro il Genoa, lì dove tutto iniziò

Genoa-Lecce sarà una gara dal sapore particolare per l’allenatore del Lecce. Oltre a una fetta importante di salvezza, dovrà dimostrare il fatto suo nello stadio della sua prima, fallimentare sul piano dei risultati, esperienza nella massima serie.

Fabio Liverani torna al Ferraris ad affrontare il Genoa e lo fa, per uno strano scherzo del destino, contro la società che per la prima volta aveva puntato su di lui come allenatore.

Il tecnico romano sbarcò in rossoblu nel 2011 per plasmare i talenti del settore giovanile. Da lì la scalata: Allievi Regionali nel 2011/2012 e Allievi Nazionali nel 2012/2013. Nel giugno di quell’anno, poi, Liverani fu destinatario di uno degli azzardi di Enrico Preziosi.

Sbattuto a 37 anni sulla panchina della prima squadra, l’esperienza genoana di Liverani è ricordata positivamente soltanto per il secco 3-0 inflitto alla Sampdoria nel derby. Purtroppo per il tecnico, fu quello l’unico successo della sua gestione. Una vittoria, un pareggio e cinque sconfitte convinsero la società a consegnargli il benservito e proseguire il campionato con il Gasperini-bis.

Dei calciatori allenati da Liverani in quel Genoa 2013/2014, due sono dei cavalli di ritorno che dopodomani saranno avversari del Lecce. Mattia Perin e Stefano Sturaro hanno deciso infatti di ripartire dalla Genova rossoblù dopo la parentesi (felice per il centrocampista, meno per il portiere) alla Juventus.

Fabio Liverani, ogniqualvolta ha ricordato l’annata in varie interviste, non ha mai usato toni duri su quel Genoa e sul suo rendimento, ritenuto perlopiù una tappa importante per la sua crescita personale e professionale. Il trainer si è sempre detto grato al sodalizio rossoblu per l’importanza dell’incarico svolto.

Ora, dopo l’altro flop del Leyton Orient e l’ascesa in verticale percorsa tra Ternana e Lecce, l’allenatore sembra essere davanti a un altro crocevia, per il Lecce che guida e anche per il suo futuro. Lì, al Ferraris, dove tutto iniziò, Liverani ha l’opportunità, forse irripetibile, di regalare e regalarsi un’altra gioia e un altro gradino verso posti dove, per idee e capacità di plasmare calciatori, merita di stare.

 

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