L’allenatore serbo presenta la gara con il Lecce, importante per qualche effettivo a sua disposizione. Ecco le parole riprese da TuttoBolognaWeb.

OPPORTUNITÀ PER IL FINALE. “Diciamo che è sempre meglio di niente. Sicuramente con questo caldo e giocando ogni tre giorni i valori sono un po’ falsati, ma ogni giocatore deve cogliere l’occasione. Stiamo facendo giocare quelli che giocano meno e che stanno bene, cercando di mettere in campo la nostra mentalità. E’ giusto che si facciano vedere”.

ANDAMENTO. “Nonostante tutto quello che abbiamo passato penso che il Bologna abbia fatto un salto di qualità rispetto all’anno scorso. Siamo sempre stati nella parte sinistra della classifica e sicuramente vogliamo fare ancora meglio. Ma come continuità stiamo già facendo cose migliori. Quello che è andato meno bene è il rendimento in casa, abbiamo vinto solo quattro partite. Dobbiamo lavorare sulla mentalità dei ragazzi”.

MBAYE, SANSONE E ORSOLINI. “Mbaye centrale? Potrebbe farlo, ma lui ha sempre giocato in fascia. Penso che il suo ruolo sia quello di terzino destro, poi il nostro modo di giocare prevede che quello a sinistra spinga di più rispetto a lui. Bisogna adattare il nostro modo di giocare alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo a disposizione”.

CALO DELLE ALI: SANSONE, SKOV OLSEN E ORSOLINI. “Stanno bene fisicamente, ma la stagione è anomala e io non posso immaginare o spiegare quello che succede perché nessuno di noi lo ha mai vissuto prima. Può essere un problema mentale, ma onestamente non saprei rispondere. Dal punto di vista offensivo è chiaro che mancano quelle cose a cui ci hanno abituato, le partite si vincono con i giocatori di qualità e loro lo sono. Ma i ragazzi lavorano bene e sono i primi dispiaciuti”.

IL LECCE. “Le motivazioni non si comprano al supermercato, sappiamo che loro verranno qua con le motivazioni che avevamo noi l’anno scorso. Non dobbiamo sottovalutare l’avversario e se metteremo in campo la stessa voglia emergerà la nostra qualità che è superiore. Chiederò alla squadra di non sbagliare atteggiamento perché la nostra ultima vittoria in casa risale a febbraio. Vogliamo anche chiudere una partita senza subire gol”.

JUWARA FUORI DALLE ROTAZIONI. “Lui è entrato perché avevamo tanti infortuni: è ancora giovane, si allena con noi ed è migliorato, ma per me è più importante vedere Skov Olsen. Poi cerco anche di proteggerlo un po’ perché dopo quel gol ha preso le prime pagine dei giornali e non voglio che si monti la testa”.

PORTE CHIUSE. “Perché non vedo l’ora di finire il campionato? Non è per lo stimolo, ma per lo schifo di giocare senza pubblico. I ragazzi devono essere stimolati e li stimolerò, ma giocare senza pubblico dodici partite a lungo andare stanca. So che era l’unico modo per finire il campionato ma speriamo che da settembre si riaprano gli stadi. Se dovessi scegliere tra fare il prossimo campionato a porte chiuse o non giocare preferirei la seconda”.