Ancora una finale, nuovamente una partita in cui in 90 minuti ci si gioca una stagione. Non è una novità per Fabio Liverani, uno che questo tipo di gare da quando è allenatore non le ha mai sbagliate.

La prima fu ai tempi della Ternana, quando all’ultimo turno, allo stadio “Del Duca” di Ascoli, era costretto a trovare i tre punti in trasferta per chiudere il discorso salvezza, una pratica archiviata in rimonta grazie alle marcature di Avenatti e Falletti che in tre minuti hanno ribaltato la partita e permesso agli umbri di salvarsi tra i cadetti.

Da quella partita in poi Liverani non le ha mai più sbagliate, con il Lecce il percorso è netto. In Serie C la promozione passava dall’ultima sfida in casa contro la Paganese, in quell’occasione sarebbe bastato anche un pareggio per la matematica certezza, ma Armellino nel corso del primo tempo mise le cose in chiaro e diede il là alla festa del Via del Mare che dopo una lunga attesa ha potuto gioire per il ritorno tra i cadetti. Anche nella passata stagione il Lecce dovette attendere l’ultima giornata, dopo aver fallito il primo match point sul campo del Padova. In casa però contro lo Spezia i salentini non sbagliarono nulla, prima Petriccione e poi La Mantia fecero impazzire il Via del Mare pieno in ogni ordine di posto per una festa che sugli spalti non si potrà eventualmente ripetere.

Negli ultimi anni il tecnico romano ha dimostrato di saper preparare queste gare alla perfezione, centrando in ogni occasione l’obiettivo che aveva davanti. Questa volta però non basterà fare la partita perfetta e basta, sarà necessario attendere buone notizie dallo stadio Ferraris di Genova. Prima di tutto però servono tre punti contro il Parma per alimentare una speranza che alberga nel cuore di tutti i tifosi giallorossi.