Il presidente giallorosso ha introdotto la conferenza stampa di presentazione di Pantaleo Corvino, elencando le caratteristiche base del nuovo progetto Lecce.

NUOVO CORSO. “Ci troviamo oggi ad inaugurare un nuovo corso del progetto Lecce, con una sostanziale differenziazione rispetto al passato. Con il nuovo responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino daremo nuova linfa al futuro giallorosso, cercando di raggiungere grandi risultati grazie alle qualità e alle caratteristiche del direttore, con il quale abbiamo avviato un rapporto triennale”.

GRAZIE MELUSO. “Un sentito va ringraziamento va al direttore Mauro Meluso, che ci ha permesso di con il suo lavoro di tornare a disputare la Serie A. Siamo tutti delusi dalla retrocessione, ma questo non cambia il grande rapporto avuto con lui e ciò che ha fatto per questa società”.

IRRAGGIUNGIBILE. “Una cosa ci tengo a sottolinearla: non ci fosse la componente dell’attaccamento alla propria terra, un elemento come lui sarebbe stato irraggiungibile. E’ il migliore in Italia per il ruolo di cui abbiamo bisogno, e per noi è un lusso poter dare assieme a lui il via a questo progetto triennale”.

PASSATO. “Tante delle decisioni prese in questi anni sono sempre consigliate da Corvino, ma noi gli abbiamo sempre detto che un giorno sarebbe toccato direttamente a lui. Il direttore ci ha consigliato lo stesso Meluso, garantendoci sulle sue abilità, ed i risultati gli hanno dato ragione. Dopo tanto, era il momento di proporgli di scendere in campo con noi”.

BUDGET. “Le somme verranno destinate per gli obiettivi di programmazione che ci siamo prefissati. Dobbiamo essere sinceri e trasparenti nel dire che non sono somme da capogiro, che l’equilibrio e l’oculatezza sono tratti distintivi che non cambieranno nel club. Le somme verranno impiegate in modo diverso rispetto al passato, con particolare attenzione ai giovani ed al futuro. Ma attenzione, le ambizioni del club non cambiano. Abbiamo sempre dimostrato di sognare in grande e di voler raggiungere grandi obiettivi subito se ce n’era la possibilità. E sarà sempre così”.

VINCENTE. “La storia del direttore parla chiaro: ha vinto tutti i campionati dalla terza categoria alla Serie B, categoria nella quale ha ottenuto tre promozioni in altrettanti campionati disputati. Ciò non deve costituire un assillo, ma una garanzia di impegno e qualità“.