Il sardo, oggi capitano e condottiero del Lecce, torna all’Arechi da avversario dopo lo spettacolare gol di due stagioni fa. I campani sono stati spesso colpiti da Mancosu, che però cinque anni fa fu a un passo proprio dal vestire la maglia granata.
Marco Mancosu guiderà domani un Lecce rattoppato alla sfida contro la Salernitana capolista del campionato. Per il centrocampista, quella di domani sarà una partita dalle molteplici trame. Una di queste è riportata dai colleghi di tuttosalernitana. Nel 2015, dopo la promozione in B della Salernitana, Mancosu fu uno dei calciatori seguiti dall’allora ds Fabiani. Alla notizia dell’interessamento, però, seguì una protesta dei tifosi. La pietra dello scandalo fu l’esultanza che il 32enne si lasciò andare dopo il rigore della vittoria in Casertana-Salernitana 1-0 del 6 gennaio 2015, vittoria storica per i Falchetti rossoblu. “La B non è la C, stiamo prendendo soltanto calciatori di categoria inferiore”, così i supporter salernitani esprimevano tutto il disappunto sull’interessamento per Mancosu. La storia, poi, però è nota ai più. Il numero 8 ha scelto il Lecce e, con Fabio Liverani, ha riportato i salentini in Serie A.
Mancosu è una sorta di bestia nera per la Salernitana. In sette partite giocate contro i granata, dalla prima con l’Empoli di Campilongo (vittoria 5-2) nel 2009/2010, sono cinque i gol colti in carriera. Al del summenzionato rigore-vittoria, seguì il primo squillo all’Arechi con la Casertana: destro vincente a pareggiare il vantaggio di Negro in Salernitana-Casertana 1-1 del maggio 2015. Prima ancora, nel 2013/2014, Mancosu, in forza al Benevento, segnò alla Salernitana in un 1-2 deciso dalla doppietta di Guazzo. Con il Lecce, poi, altro bis. Assist di Falco trasformato in gol alla seconda giornata del campionato 2018/2019 e punto anche nell’1-2in terra campana.
Fanne na doppietta
Capitano …Purgali sti mendulari…. ca già ca suntu gemellati cu la bari….. amu tittu tuttu