L’allenatore leccese, ora alla guida della formazione in testa al campionato di Serie B albanese, si è presentato alla stampa. Con lui, nelle vesti di vice e responsabile del settore giovanile, c’è Fabrizio Miccoli. I due hanno parlato assieme al nuovo preparatore atletico Christian Parabita.
MORIERO. “Sono venuto in Albania prima per osservare i giocatori. Non sono qui per soldi, perché non sono tutto. Abbiamo semplicemente incontrato il presidente Pontrelli e abbiamo capito l’importanza del progetto. Stiamo parlando di una squadra importante e il nostro obiettivo è continuare con questi risultati. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo lavorare ogni giorno per scrivere la storia, ma rimanendo con i piedi per terra. Non possiamo parlare di identità concreta o di obiettivi realistici, ma lavorare ogni giorno per crescere e migliorare”
MICCOLI. “E’ la mia prima esperienza da allenatore, ho accompagnato il mio amico Moriero. Se la Dinamo ha bisogno di segnare, entrerò in campo. In Italia ho la mia scuola calcio e stavo molto bene. Sono venuto qui in Albania per lavorare con Moriero. Le mie parole sul giudice Falcone? Mi sono scusato, è successo nel 2008, erano le 5 del mattino. L’identità del club parte dalle giovanili, di cui sono responsabile alla Dinamo. Un esempio da dare? Sceglierei in Benfica, perché c’è una grande produzione in ogni sport”.