Bruno Cirillo, in qualità di doppio ex di Lecce e Reggina, parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) della sfida di domani pomeriggio al Granillo.
REGGINA-LECCE. «Mi aspetto una bella sfida, tra due formazioni di rango, che proveranno a vincere per salire in graduatoria. Il complesso salentino è ricco di veri e propri top player per la B. Né mi preoccuperei per il fatto che in questo momento è leggermente attardato dalle prime due posizioni. Il torneo è molto lungo ed i giallorossi hanno tutto il tempo necessario per risalire la china. Gli amaranto sono neopromossi. Probabilmente da loro ci si aspettava qualcosa in più, ma fare bene tra i cadetti non è mai semplice. Inoltre, dopo il cambio della guida tecnica sono in ascesa».
PROTAGONISTI DELLA GARA. «Nel Lecce c’è l’imbarazzo della scelta, ma è scontato indicare Mancosu e Coda che, sino ad oggi, sono stati i trascinatori della squadra, con i loro gol ed i loro assist. Nella Reggina, l’uomo più in vista è Menez, ma non dovrebbe scendere in campo e questa sarebbe una assenza pesante».
PORTATO A LECCE DA CORVINO NEL 2001-02. «Il direttore è un grande conoscitore del mondo del calcio, uno scopritore di talenti. Anche grazie alle sue intuizioni, il club presieduto da Sticchi Damiani potrà avere un futuro solido e roseo. Conoscendolo, so che cercherà con tutte le proprie forze di riportare la compagine giallorossa in massima serie. D’altro canto, Lecce è una gran bella piazza, una delle più blasonate del mezzogiorno d’Italia. Merita la A».
Un grande difensore, dopo di noi andò all’Inter.
Grande ricordo, difensore tosto di altri tempi che metteva cuore e anima
Grande Cirillo f lecce