L’imprenditore italo-svizzero parla a Repubblica-Palermo della situazione inerente l’acquisto del Trapani calcio.
TRAPANI DEL FUTURO. «Andiamoci piano. Innanzitutto bisogna attendere che il sindaco pubblichi il bando e la mia offerta sia quella ritenuta più idonea per gestire il nuovo Trapani. Io non sono affatto l’uomo dei sogni. Anzi, mi considero un imprenditore molto concreto. Dal primo giorno che parlo del Trapani, spiego come non ho alcuna intenzione di regalare facili illusioni alla gente e ai tifosi. Sono perfettamente a conoscenza della dolorosa delusione a cui è andata incontro la città: prima con la retrocessione e poi con l’esclusione dalla serie C. Non regalo illusioni a buon mercato. Desidero compiere un investimento che abbia un senso e si riveli utile per il territorio. È una questione di interessi e di serietà. Poi, sappiamo tutti cosa rappresenti il calcio e quali siano le ripercussioni emotive che comporta. In questo senso, se ci saranno le condizioni, sarò felice di poter dare un contributo all’umore della città».
QUELLO CHE HO FATTO A LECCE. «A Lecce, ho operato la ristrutturazione di un palazzo importante, in cui aveva sede un istituto bancario. Desidero rifare una cosa del genere anche a Trapani, con l’edificio della Banca d’Italia: potrebbe diventare sede di diverse attività commerciali. Se quest’operazione riuscirà, mi occuperò immediatamente del Trapani».
Uhmmm?
Un bel progetto.. Ma uno sgarbo alla nostra terra.
Ognuno di noi dei propri soldi può fare quello che vuole e investirli a suo piacimento. Io ringrazio il Sig Picciotto per quello che ha fatto a Lecce città e alla società U.S. Lecce
A Lecce avrebbe voluto investire di più nella società U.S. LECCE, ma non gli è stato concesso perché la proprietà ha avuto paura di perdere la maggioranza.
Concordo con Luca..
Meglio cosi. La proprieta deve essere dei leccesi non di chi viene per altri motivi. Di (Tesoro)ce ne basta uno….. e ci avanza pure
Ma invece di pensare al Trapani, perché non concentrarsi e utilizzare i soldi solo ed esclusivamente sul Lecce??
Secondo me il Lecce deve aprirsi all’azionionariato popolare come alcuni club tedeschi e inoltre cercare di trovare altri soci che stiano nel progetto, ormai il calcio va verso questa direzione, non ci sono piu i singoli magnati come si è visto con inter e milan.
Pensavo fosse amore invece era un calesse…………
… invece era un resort