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Qualità del gioco, ma anche lotta e sudore: è il Lecce che ogni tifoso vorrebbe

Difendere la propria porta battagliando su ogni pallone ma senza mai rinunciare alla mentalità propositiva. A un Lecce così è difficile chiedere di più.

In fase di analisi postpartita, quando si trova a spulciare cose buon e meno buone viste sul rettangolo verde, da qualche settimana ci troviamo “in difficoltà”. Una difficoltà in senso buono, si intenda, dettata semplicemente dal fatto di rischiare di ripetersi nel sottolineare come, quanto e cosa di buono stessero facendo i ragazzi di Corini. Sì, perché da quando ha iniziato a macinare vittorie il Lecce difficilmente ha offerto terreno fertile a critiche che vadano oltre i sorvolabili dettagli (da noi, non certo dal tecnico) e le contingenze (quei 5-10 minuti di “sofferenza”).

I giallorossi hanno infatti pressoché sempre dominato, giocando benissimo e mettendo subito in crisi gli avversari. Facile primeggiare quando si è nettamente superiori, quando gira tutto bene. E’ questo ciò che potrebbe pensare qualcuno. O, meglio, che avrebbe avuto pensare prima di Pisa, dove il Lecce ha dimostrato che, oltre al governo, sa fare anche la lotta. E bene.

Stra-appurata la mentalità conferita da Corini al suo collettivo, innestata in basso autunno, metabolizzata nei difficili mesi seguenti ed esplosa di recente, c’era da constatare come il Lecce avrebbe affrontato match più difficili dal punto di vista della manovra. Il caldo della Pasquetta pisana, la stanchezza del fitto calendario e un avversario ostico ed in condizione hanno offerto banco di prova perfetto a Hjulmand e compagni per misurarsi di sciabola. Il risultato è stato netto: il Lecce sa fare il gioco sporco e strapparsi gli episodi favorevoli con cattiveria agonistica.

Francamente questo, corredato di difesa a dir poco solida, era uno dei pochi tasselli mancanti per accordarci tutti circa il fatto che, al momento, a questo Lecce non si può chiedere di più. Mentalità propositiva e compattezza da gladiatori: il mix che ogni tifoso, leccese in particolare, vorrebbe dalla sua squadra. Corini ha trovato la ricetta perfetta, e ciò non vuol dire che la strada sia in discesa, men che meno facile. I passi avanti sono però netti, e ora viene il bello e difficile: confermarsi e far esultare il popolo giallorosso.

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Arrigo
Arrigo
3 anni fa

In questa partita sono mancati i filtranti centrali giocati di prima,cosa che con la Salernitana abbiamo effettuato egregiamente, bisogna rifarli col la Spal

Silvio Tenpesta
Silvio Tenpesta
3 anni fa
Reply to  Arrigo

Sono d’accordo con te, Arrigo: la manovra deve essere perpendicolare e veloce (con rapidi passaggi di prima), evitando il gioco in orizzontale o, addirittura il passaggio a Gabriel.
Il pressing sul portatore di palla avversario deve essere asfissiante, tanto da non dargli il tempo di ragionare ed indurlo all’errore.
Siamo comunque Orgogliosi di questa squadra.
FORZA LECCE SEMPRE E COMUNQUE!!!
?❤️?❤️?❤️?❤️?❤️?❤️?❤️?❤️

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