L’ex direttore sportivo del Lecce, reduce dall’entusiasmante salvezza raggiunta con lo Spezia, ha parlato ai microfoni di tmw. Non sono mancate delle battute sui salentini e sui playoff di Serie B.
PAURA DI NON FARCELA. “C’è stato un momento in cui ha temuto di non raggiungere il risultato? Ho avuto il terrore la notte, appena sono arrivato. Ci siamo trovati davanti una squadra da rifondare in poco tempo. Ho pensato che sarebbe stata una partita persa. Poi siamo riusciti grazie al mercato e all’abnegazione di tutti a centrare il risultato. Durante il campionato? Prima di giocare a Napoli venivamo da un periodo in cui mancava qualche risultato. Eravamo spacciati perché non potevamo pensare di fare risultato. Abbiamo tirato fuori una prestazione che ci ha fatti allontanare dalla zona rossa alla quale non ci siamo mai avvicinati”.
COME HA CONQUISTATO LA SPEZIA. “Venivo da una retrocessione immeritata a Lecce. Ma i numeri parlano chiaro e quindi penso che la vecchia proprietà dello Spezia avesse guardato questo. A gennaio a Lecce abbiamo fatto quattro milioni di arrivo. Siamo retrocessi perché il lockdown ci ha condizionato tanto”.
DELUSIONE LECCE. “Non ho visto la partita perché ero in Danimarca. Mi dispiace molto per Mancosu, è un ragazzo splendido, una persona speciale. Ma gli errori capitano. In ogni caso i risultati negativi quando si verificano hanno una spiegazione più ampia”.
FUTURO DI ITALIANO E MELUSO. “Ascolteremo la proprietà quando vorrà per capire obiettivi e programmi. Mi auguro che anche Italiano possa rimanere ancora con noi. Ci siamo trovati bene. Siamo in una fase di programmazione. Con il mister ne abbiamo anche parlato: è molto affezionato alla piazza, Ascolterà i programmi societari e poi agirà di conseguenza. È tutto in fase embrionale. Come il mister anche io aspetto di ascoltare i programmi della nuova proprietà e capire volontà e ambizioni. In funzione dall’anno prossimo lo Spezia deve alzare l’asticella. Quest’anno è stata raggiunta una salvezza insperata, bisogna puntare a qualcosa di più e ciò significa avere voglia di rinnovarsi ed essere ambiziosi. Anche se nell’immediato nessun investimento garantirebbe una salvezza tranquilla”.
CITTADELLA-VENEZIA. “Ho letto una dichiarazione di Marchetti che dice che i soldi non sono tutto. Lui fa miracoli da vent’anni ed è un grande professionista. Sta facendo qualcosa di straordinario, con poche risorse fa ciò che altri fanno con molto di più. Dovrebbe essere un modello di riferimento. Ma mi limito a dire, vinca il migliore”.
si e trovata la squadra gia fatta…..l allenatore cera gia nn l aveva preso lui….a portato gli ex del lecce che hanno fatto pena…..giocando quasi niente ….e deiola ceduto a gennaio….
Ane camina Meluso, ma ci te criti ca sinti nu nimu scirrati te babacar, Chiricò, vera, e tutti li agostinome ca ma purtati. Lu Spezia ausa l’asticella sulamente ci te esonera. Te sciuta bona cu Italiano e l’arbitri anti Benevento.
Che commentu te veru cugliune
Bravissima persona…molto competente (magari con poca esperienza nei campionati maggiori) fece di necessità virtù…due promozioni consecutive spendendo pochissimo…una quasi salvezza miracolosa con il nostro Lecce l anno scorso e il miracolo dello spezia quest’anno…davvero bravo
Gande Direttore!! Purtroppo anche quest’anno ci sono finite davanti squadre con molte meno risorse. Complimenti allo spezia, al venezia e al cittadella, ed alle rispettive società