L’ex allenatore dei ducali, attraverso una lettera, ha voluto salutare il club, la città ed i tifosi gialloblu prima di congedarsi.
Ecco il testo della lettera: “Ciascuno di noi ha un proprio Teatro dei Sogni. Il mio è stato per anni lo stadio Tardini. Di questo Teatro conosco tutto: i fili d’erba, le zolle, le prospettive, gli odori. La panchina del Parma, soprattutto. Se parlo del mio stadio, vedo solo gialloblù. Se chiudo gli occhi e ascolto i cori dei Boys mi vengono i brividi. Immagino il sorriso felice dei bambini dopo un nostro gol, il triplice fischio, le interviste. E l’attesa di uscire dopo la partita per incontrare i tifosi, stringere le mani, guardarli negli occhi e parlare con il cuore di una vittoria o di una sconfitta. È il mio Teatro dei Sogni, lo stadio Tardini. Ho avuto la fortuna di viverlo in questo modo per tanti anni e di immaginarlo così durante i lunghi mesi di questa assurda pandemia che ci ha privato di tante cose, lasciandoci tanto dolore”.