I clivensi, che nel frattempo hanno ufficializzato l’arrivo in panchina di Zaffaroni, rischiano seriamente di non iscriversi al prossimo campionato di Serie B. Questa l’analisi della Gazzetta dello Sport ripresa da Pianeta Serie B.
La Rosea tenta di far chiarezza sul perché la compagine veneta si sia trovata in questa stuazione: nonostante il tentativo di mettersi in regola (non a caso la domanda di iscrizione del Chievo è stata l’ultima ad essere presentata), con le pendenze (ad esempio riguardanti gli stipendi) tutte sanate, il problema con l’Agenzia delle Entrate è ancora impellente. Il Chievo – si legge – aveva già in atto una rateizzazione del debito e non avrebbe pagato alcune rate: dopo aver rimediato negli ultimi giorni ai pagamenti, avrebbe voluto ripristinare tale accordo, che il Fisco considerava però decaduto. Questo ha portato alla bocciatura, incentivata inoltre dalla notevole esposizione del club, che si aggira attorno ai 20 milioni di euro.
Pare, inoltre, che la Covisoc abbia cercato di avvisare la società circa il problema in essere, senza beneficiare di alcuna risposta. Non appena ricevuta la richiesta di iscrizione, dunque, l’epilogo era già scritto. Il Chievo ora dovrà dimostrare proprio alla Covisoc di essere dalla parte del giusto, oppure in seconda istanza riccorere al Collegio di Garanzia del Coni, ultimo step per questo tipo di giudizi, per cercare di far valere le proprie ragioni.
Giusto così. Merita il Cosenza